Ritorno da te di Jennifer L. Armentrout - Recensione

Finalmente ritorna in Italia Jennifer L. Armentrout con il secondo capitolo della serie Wicked: “Ritorno da te.”

ATTENZIONE. Sconsiglio vivamente a chiunque non abbia ancora letto il primo libro di proseguire la lettura di questa recensione.

Alla fine del primo libro abbiamo lasciato Ivy di fronte alla sconcertante scoperta di essere proprio lei il mezzosangue che Ren è stato mandato ad uccidere, e, “Ritorno da te”, riprende esattamente da questa scena.

Ivy, ancora dolorante per le ferite dovute al precedente scontro con il principe dell'Altro Mondo, si trova di fronte ad un enorme dilemma: confessare o meno a Ren ciò che ha appena appreso. Sebbene voglia essere sincera con lui e rivelargli la verità, è terrorizzata perché sa che la verità stessa finirebbe per separarli. Ren, in passato, si era già trovato in una situazione simile con il suo migliore amico e si era ripromesso di non voler soffrire nuovamente in questo modo... Che il destino voglia prendersi gioco di lui? Cosa farà Ivy?

L'amore per Ren ormai è lampante, tra le crepe di un cuore ferito cresce a dismisura, facendo tornare un po' di luce tra le tenebre che oscurano l'animo della protagonista. Ivy vuole proteggerlo, tenerlo al sicuro, ma non sa come fare. Allo stesso tempo è preoccupata per il Principe, perché teme quelle che saranno le sue mosse future, ed è dilaniata per il tradimento avvenuto da colei che è sempre stata la sua miglior amica all'interno dell'Ordine, Val.

“Il dolore per il tradimento subito mi sbocciò in petto come un’erbaccia velenosa. «Perché?» «’Perché’ cosa?» «Non far finta di non sapere a cosa mi riferisco.» Avanzai di qualche passo e lei s’irrigidì. «Perché l’hai fatto? Come hai potuto tradirci in questo modo?»“

Ivy cerca di resistere, di sorreggersi solo sulle proprie gambe affiancata dal suo fedele coinquilino, Campanellino, ma le cose non fanno altro che complicarsi sempre di più nel momento in cui inizia il corteggiamento del Principe. Per far si che Ivy concepisca il “bambino dell'Apocalisse”, ovvero colui che sarà in grado di aprire tutti i portali della terra, liberando i "fae" che potranno così invaderla e nutrirsi dei suoi abitanti, deve essere consenziente. Nessuna fecondazione potrà avvenire con l'uso di inganni e trabocchetti, per questo motivo il Principe utilizzerà tutte le sue carte, andando a scavare nella mente e nel cuore della protagonista, cercando di manipolarla e di plagiarla a proprio piacimento per raggiungere il suo scopo.

“Una folata d’aria fredda mi scompigliò i riccioli. Quando mi fermai sotto la tenda, avevo la pelle d’oca. Ignorando l’imprecazione di un cameriere, mi voltai di scatto, la mano destra al fianco. Il cuore mi schizzò in gola. Il principe era dietro di me.”

Le cose si complicano ulteriormente nel momento in cui Ivy confessa a Ren la sua vera natura, ed è proprio da questo punto in poi che la situazione le sfugge di mano e la trama diventa ancora più intricata.

Personalmente ho trovato “Ritorno da te” leggermente calato a livello di contenuti rispetto al primo, ma ricco di novità per quanto riguarda i personaggi. Ne vengono introdotti di nuovi, ma a sorprendervi saranno soprattutto quelli che avete già avuto modo di incontrare, in particolare Campanellino. Ricordate il folletto delle dimensioni di una bambola che passa tutto il giorno a sgranocchiare cibo, guardare serie tv e a fare ordini su Amazon? Beh, in questo libro scoprirete una veste del tutto nuova di lui, molto intrigante e sconvolgente.

Ivy dimostra di possedere forza, coraggio e determinazione. La sua voglia di vivere e proteggere le persone che le stanno a cuore saranno i sentimenti che la sosterranno quando tutto sembra perduto, quando ormai non sembra più esserci nulla da fare. Vengono evidenziate anche le sue insicurezze, che però non finiscono mai per inglobarla definitivamente, anzi, sembrano essere carburante che alimenta il fuoco vivo che c'è in lei, facendo sì che si rialzi sempre, mantenendo quanta più calma possibile.

Ren ci ha fatto innamorare di lui nel primo libro e vi posso assicurare che questo sentimento non scemerà nel secondo, anzi. Se in “Lontano da te” ci ha fatto commuovere per la perseveranza con cui si è preso cura di Ivy, aiutandola a far fronte a tutte le ferite psicologiche che il passato le aveva inferto, in “Ritorno da te” possiamo osservare la sua premura nell'occuparsi delle ferite fisiche che il quasi fatale scontro con il principe le ha procurato. Ren è un amante attento e premuroso, non lascia mai Ivy da sola, per quanto possibile, e le trasmette sempre il suo sostegno.

Non mancano l'ironia e il sarcasmo, di cui soprattutto Ivy si farà da portavoce, un linguaggio a tratti colorito e una sensualità più esplicita rispetto al primo libro. Insomma, non posso che consigliarvelo e incrociare le dita affinché il terzo ed ultimo volume della trilogia esca presto.

Aggiungo un piccolo appunto per tutti coloro che odiano i finali “appesi”: non temete, a differenza del primo libro, questo termina in maniera molto più tranquilla. Infatti, pur lasciando intravedere una continuazione, una parte della storia si conclude.

“«Ti amo. Ti amo da morire.» Fece un passo avanti. «Non so quand’è che mi sono innamorato, ma forse è stato la notte in cui mi hai messo al tappeto e poi, cavalcioni su di me, mi hai puntato il pugnale alla gola. Se non è scattato lì, allora è stato la prima volta che mi hai lasciato avvicinare, quando mi hai fatto vedere il tuo vero io.»

«Sei pazzo», mormorai.”