Di recente ho letto un libro che mi ha sorpreso, purtroppo però, non in maniera positiva.
Quindi mi sono detta: perchè non stilare un elenco di tutte quelle cose che NON sopporto assolutamente leggere in un romanzo?
Eccole qui riassunte per voi:
• Trovo eccessivamente paradossale passare da una condizione iniziale in cui la protagonista non viene mai considerata da nessuno poiché etichettata con spiacevoli aggettivi, ad una finale in cui tutti sono innamorati di lei.
Va bene che i libri devono far sognare, ma quando leggo cose di questo tipo, l'unica cosa che mi sale è l'irritazione.
• Ricollegandomi vagamente al punto sopra, altro cliché spesso utilizzato che trovo un po' triste è quando la protagonista vergine, nel giro di due pagine, dopo aver incontrato l'apparente amore della sua vita, diventa una ninfomane di prima categoria.
Proprio no. Ma poi, perchè deve essere sempre la donna quella pura come un angelo? L'uomo mai né?
• L'instalove. Quando a riga 1 del romanzo due perfetti sconosciuti si incontrano e sono già consci di amarsi. NO, per favore. È così bello leggere l'inizio, i primi incontri, come si sviluppa e trasforma il rapporto, il sentimento che affiora a poco a poco e che finisce col diventare travolgente. Non toglietemi tutte queste cose. Ne ho bisogno.
Ancora ancora se per scherzo un personaggio dice ad un altro “oggi ho incontrato l'uomo della mia vita”, oppure se pensa “mi sono appena innamorata” quando viene descritto un incrocio di sguardi, ma poi il tutto non può finire lì. È necessario utilizzarlo come punto d'inizio per sviluppare la storia.
• I tira e molla. Se volevo divertirmi a fare su e giù, destra-sinistra, prendi\lascia mi sarei comprata uno yo-yo, non un libro giusto?
Non dico che una vicenda debba essere lineare, perchè sennò non ci sarebbe emozione. Soffro quando due personaggi si lasciano, quando un brutto litigio divide due amici, quando il protagonista perde un genitore, ma lo comprendo. Questi elementi drammatici hanno proprio il compito di aumentare l'intensità della storia e il coinvolgimento del lettore.
Ma quando tra due amanti o amici che sia, si avvicinano e si allontanano un capitolo sì e l'altro no, non ce la faccio.
• Quando un personaggio, soprattutto se un protagonista, muore per cause “stupide” o in momenti assurdi. Qui mi piacerebbe dirvi il titolo di un libro che proprio mi ha fatta impazzire, ma farò la brava e sarò muta come un pesce.
Autori, se dovete far morire qualcuno a cui sapete che il lettore si affezionerà, fatelo bene e per una buona causa – se ci tenete alla vostra incolumità. Firmato, una lettrice molto sensibile ed emotiva.
• I finali affrettati (o ancor peggio aperti) quando il romanzo getta le basi per una storia super intricata. È un po' come se l'autore donasse al lettore una matassa disordinatissima di fili, il lettore si impegnasse per ore ed ore a sbrogliarla e poi, di punto in bianco, arrivasse qualcuno con un paio di forbici e la tagliasse a metà smontando, non solo il lavoro del lettore, ma anche i nodi più complessi. Così, come se niente fosse.
A tutti gli autori – di nuovo: se volete scrivere storie stra contorte, poi sviluppatele bene e forniteci un bel finale esaustivo.
• Allo stesso modo, non sopporto assolutamente leggere in un romanzo tematiche delicate trattate con una superficialità stupefacente. I drammi non si possono mica infilare a caso in una storia! Ci si deve informare e trattare successivamente il tutto non con le pinze, di più.
Ricordo che tra i lettori potrebbe benissimo esserci chi ha vissuto in prima persona l'esperienza difficile trattata.
• Ogni tanto, anche se è bello perdersi nella fantasia, è ancora più bello poter mischiare sogni e realtà. Non regalateci solo protagonisti: alti, mori o biondi che siano, occhi spaziali, un fisico atletico da urlo e un portafoglio così pieno che sta per esplodere.
Uno che lavora per guadagnarsi da vivere? Che ama quello che fa e che magari non sembra nemmeno appena uscito da Abercrombie & Fitch? Che poi io non ho nulla contro gli addominali, sia chiaro, ma non disprezzo nemmeno un fisico semplicemente asciutto e qualche imperfezione. Sono la prima ad averne milioni.
• Il linguaggio volgare. Non voglio passare per la puritana di turno, leggo tranquillamente e apprezzo anche il genere erotico e il dark, ma quanto è brutto quando una storia con del potenziale incredibile viene rovinata da un linguaggio troppo rozzo? Penso che ci voglia una via di mezzo e soprattutto un minimo di coerenza. Se state parlando di fiorellini, unicorni e fiocchetti, non aggiungete parolacce alla descrizione. Giuro che non servono.
• Le ripetizioni. Quando capitolo dopo capitolo leggi sempre la stessa solfa. Un consiglio: meglio poche pagine, ma originali e sensate. A volte essere brevi e coincisi è decisamente meglio.
• Quando è tutto troppo: troppa descrizione\troppi dialoghi, troppi personaggi, troppe tragedie, troppe gioie, troppi colpi di scena, troppi segreti, troppe bugie, troppe ambientazioni. La vita è questione di EQUILIBRIO. Abbiate pietà di noi.
E voi cosa ne pensate al riguardo?
Quali sono le cose che proprio NON sopportate leggere in un romanzo?
• Contemporary Romance
• Dark
• Distopico
• Erotico
• Fantasy
• Narrativa contemporanea
• Narrativa di Viaggio e Montagna
• New Adult
• Paranormal New Adult
• Paranormal Young Adult
• Romanzo rosa
• Romanzo storico
• Sci-fi
• Thriller
• Young Adult
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Commenti
Sono d'accordo con tutti i punti, in particolar modo con l'ultimo perchè i romanzi troppo descrittivi non li finisco mai.
Vero. Io sono assolutamente pro descrizioni, ma quando queste prendono il sopravvento su tutto il resto rendono a mio avviso il romanzo pesante e noioso 😱
Mi son rispecchiata tantissimo nel tuo pensiero, perché davvero non sopporto anch'io questi punti elencati. Ma soprattutto il 5°,6° e 7° punto, mi fan salire i nervi a fior di pelle. E questo avviene soprattutto quando il romanzo all'inizio mi prende completamente, sia per il modo in cui è impostato, per la scrittura, per il linguaggio..insomma quando entro anch'io nella storia. E poi "baam" ti trovi certe cose che te le fanno cadere dal cuore.
Felicissima di saperti d'accordo con me! E' terribile quando un romanzo inizia bene, ha dell'ottimo potenziale, ti illude che possa essere una storia unica e poi si guasta finendo male!