Il tuo meraviglioso silenzio di Katja Millay - Recensione

Vi è mai capitato di leggere un libro e restarne catturati così tanto da sentirlo vostro, sotto pelle, e percepirne ogni singola emozione?

Ecco, oggi vi parlo di emozioni, di sensazioni, di seconde possibilità, di sofferenza e di perdita. "Il tuo meraviglioso silenzio", scritto da Katja Millay, racchiude in 458 pagine la morte e la rinascita di una persona.

La protagonista è Nastya una ragazza solare, gioiosa ed amante della musica a tal punto da riuscirne a diventare una giovane promessa. La sua vita è perfetta fino a quando un brutto giorno, a causa di un fatidico evento, subisce grosse ripercussioni che la portano a chiudersi in sé stessa e ad ergere un muro altissimo come arma di difesa. Il suo sogno più grande sembra essere ormai svanito nel nulla, strappato di mano da un destino troppo crudele che non ammette sconti.

Si trasferisce quindi da casa dei suoi genitori, a Brighton, in quella della zia a due ore di distanza. Non sopporta che tutti conoscano la sua storia e parlino di lei come se fosse "morta", anche se in un certo senso è proprio quello che lei stessa pensa di sé. Senza la musica non sa più chi è ed è per lei impossibile accettarsi.

"Magari posso non incolpare me stessa per quello che è accaduto, ma quando ti dicono che è stata una cosa del tutto casuale, il significato è un altro. Vuol dire che niente ha più senso. Non importa che uno faccia tutto a regola d'arte, che si vesta bene, che si comporti correttamente e che segua tutte le norme, perché tanto il male può scovarti comunque. Il male è pieno di risorse in questo senso."

Nastya decide di ricominciare la sua vita da zero. Nuovo abbigliamento, immagine e personalità. I primi giorni nella nuova scuola non sono facili e, ad aggiungersi alla caratteristica dell'essere la nuova arrivata, c'è quella del suo silenzio. Tutto sembra cambiare quando nota un ragazzo dall'aria cupa e distante da tutti, nessuno si avvicina o gli parla... è come se avesse uno scudo invisibile a proteggerlo.

Josh Bennet è un ragazzo taciturno e distaccato, ha deciso di non affezionarsi a nessuno così da non dover dire addio ad altre persone. Dopo l'incidente che ha causato la morte della madre e della sorellina avvenuto quando era piccolo, Josh ha perso anche il padre ed il nonno ed ora vive da solo in quella che è sempre stata la sua casa, alimentando le giornate con la sua passione di lavorare il legno.

Nastya e Josh sono due personaggi molto diversi tra loro e allo stesso tempo simili. Entrambi spezzati per motivi diversi ma che riescono a farsi forza e a superare a modo loro ogni giornata. Quando i due si incontrano per la prima volta non nasce subito un'intesa immediata. Il loro è un rapporto molto realistico ed amichevole che cresce piano piano.

Quando la vedi cosa provi? (…) Gioia, paura, frustrazione, desiderio, amicizia, rabbia, bisogno, disperazione, amore?»
«Sì.»
«Sì, cosa?»
«Sì, tutto.»

Col passare del tempo arrivano addirittura a trascorrere tutti i giorni in reciproca compagnia, tanto da sentirne la mancanza l'una dell'altro se degli impegni impediscono l'abituale appuntamento. Nonostante la grande quantità di tempo che trascorrono insieme, i protagonisti non si conoscono realmente: Josh non sa nulla dell'incidente di Nastya e lei non sembra volergliene parlare.
La situazione cambia radicalmente quando nuove rivelazioni minacceranno per sempre l'apparente stabilità di Nastya.

"Restiamo un mistero l’uno per l’altra. Forse se riuscissi a risolvere lui e lui me, potremmo spiegarci a vicenda. Forse è quello di cui ho bisogno. Che qualcuno mi spieghi a me stessa."

Nastya rivelerà finalmente i suoi segreti? Josh riuscirà ad accertarne il passato? Riusciranno a vivere finalmente la loro storia d'amore?

Questo libro è fantastico. E' uno di quei romanzi che ti porta a riflettere sulla natura delle persone.
Le persone non nascono buone o cattive, il loro temperamento può cambiare a seconda delle esperienze che sono costrette a vivere. E' un urlo alla forza di volontà e alla rinascita. Tutti siamo capaci di autocommiserarci e crogiolarci nella sofferenza usando ogni esperienza negativa come scusa del nostro malessere interiore, ma sono pochi quelli che riescono ad affrontare e buttarsi alle spalle il passato. La vera difficoltà non sta nell'affrontare un trauma, una violenza o una perdita ma nel superarli. Quello che ho apprezzato molto, oltre ai messaggi di fondo, sono i due protagonisti principali.
La dolcezza di Josh riesce a tirar fuori la Nastya di un tempo, è capace di farle dimenticare tutto e di farle apprezzare il buono presente in ogni cosa. Le scene romantiche tra loro non sono tante o comunque non sono eclatanti, ma l'amore si riconosce in ogni loro minimo gesto.

Lo consiglio a tutti coloro che sono alla ricerca di un romanzo emozionante ed imperdibile.