Buongiorno lettori, oggi vi parlo con immenso piacere di “Caraval”, un romanzo edito Rizzoli scritto da Stephanie Garber. A lungo avevo sentito parlare di questo libro, tanto amato ed apprezzato per la sua storia coinvolgente ed intrigante, per questo non posso essere più che felice che sia stato portato in Italia e che il mio giudizio finale sia concorde con quanto preannunciato dagli altri lettori.
La protagonista della vicenda è Rossella Dragna, una giovane che vive con la sorella Donatella ed il padre in una prestigiosa dimora nell'isola Conquistata di Trisda.
Sella e Lella sono due ragazze molto diverse, non solo fisicamente, ma anche caratterialmente. Mentre Rossella è più riservata, timorosa e pacata, Donatella è sfrontata, ha un viso angelico con un sorriso “da diavolo” e un istinto innato verso l'avventura. Proprio per questo motivo Lella ha una passione spropositata per le sirene e tutto ciò che le riguarda: adora ed invidia l'idea che queste creature siano libere di viaggiare ed esplorare un'infinità di luoghi, a differenza sua. Rossella non ha la fantasia e la capacità di sognare della sorella. È la maggiore delle due ed è quella che sta sempre con i piedi per terra, soprattutto dopo che la madre le ha abbandonate quando erano più piccole, scomparendo di punto in bianco e per sempre dalle loro vite. Da quel momento Sella, armata di pazienza e con il cuore a pezzi, non solo ha cercato di guardare avanti nonostante il dolore, ma ha anche fatto, per quanto possibile, le veci della figura materna per Donatella.
Purtroppo però, da quando la madre è sparita, il padre è cambiato notevolmente, diventando una persona spregevole, avida di potere e ricchezze, ma soprattutto violento: anche ed in particolar modo con le figlie.
Nessuna azione, piccola o grave che sia, viene mai perdonata, ed ogni volta la punizione – prettamente fisica – riguarda non solo Sella o Lella, ma talvolta anche persone innocenti che cercano di aiutarle.
“Scusami, padre. Ho commesso uno stupido errore.” […]
“Lo spero bene” […] “Se qualcosa andrà storto allora non sarà soltanto la faccia di tua sorella a sanguinare.”
Nonostante queste premesse cupe e un'esistenza che appare a primo impatto plumbea e desolata, una luce brilla costantemente di speranza, permettendo a Rossella di non mollare. Oltre al fatto che a breve si dovrà sposare con un gentiluomo di buona famiglia, concedendo così la possibilità non solo a sé stessa, ma anche a sua sorella, di vivere una vita diversa da quella che hanno condotto sino ad ora, c'è qualcosa che la affascina e la attira come una calamita sin da quando era piccola: Caraval, uno spettacolo itinerante che vanta di incredibili elogi e mistero, in cui il pubblico può decidere non solo di stare ad osservare, ma anche di partecipare attivamente. Ogni anno Legend, il direttore dello spettacolo, organizza messe in scena strabilianti e mette in palio un premio speciale.
Rossella ha sempre desiderato partecipare con la sorella, ma purtroppo è risultato costantemente impossibile a causa della lontananza dei luoghi in cui è avvenuto lo spettacolo. Inoltre, essendo residenti su un'isola, scappare non è affatto semplice, soprattutto senza essere scoperte dal padre.
Sella ha comunque scritto, invano, per diversi anni a Legend, nella speranza di poter andare a Caraval con Donatella, finché un giorno, stanca di non ricevere mai risposta, decide di smettere.
Proprio quando la scintilla si era ormai spenta ecco che Legend in persona non solo le scrive, ma le invia anche tre biglietti – uno per lei, uno per il suo futuro marito ed uno per Donatella – cosicché possano partecipare al suo spettacolo incantato.
Le cose non saranno facili però: sebbene Rossella sia tremendamente felice, in cuor suo è preoccupata non solo che il padre le possa scoprire, ma anche che il suo matrimonio, previsto da lì a pochi giorni, possa sfumare via per sempre, portandosi con sé la sua promessa di un futuro al sicuro dalle grinfie del padre.
Fortunatamente, sotto incoraggiamento di Donatella, le sorelle partono dirette all'Isla de los Suenos, con l'aiuto di Julian, un marinaio dall'aria misteriosa e tremendamente affascinante. A causa di complicazioni, Rossella e Donatella sono però costrette a dividersi. La protagonista sarà la seconda a partire con Julian e, al loro arrivo sull'isola, i giovani partiranno alla ricerca di Lella, sbarcata in precedenza.
Qualcosa però non quadra, Rossella lo percepisce sulla propria pelle non appena giunge a destinazione, e ben presto scoprirà infatti che Donatella è stata rapita da Legend stesso per rivendicare un fatto avvenuto nel passato. L'obiettivo finale dello spettacolo di Caraval, quest'anno, sarà proprio quello di trovare Lella prima dello scadere del tempo, chiunque ci riuscirà potrà realizzare il suo più grande e tanto agognato desiderio.
“Aspetta...” Rossella studiò la neve immacolata un'altra volta. Le ricordò di nuovo una torta glassata, come quelle che vedeva nelle vetrine delle pasticcerie, liscia e intatta... senza nemmeno un'impronta di Tella.
“Dov'è mia sorella?”
Parte da qui l'avventura della protagonista, sempre accompagnata da Julian, in un mondo magico e strabiliante, un caleidoscopio di colori e di attrazioni, di vegetazione e di profumi, di artisti e di partecipanti. Nessun racconto che la nonna delle sorelle ha fatto loro in precedenza è all'altezza di ciò che Rossella può finalmente osservare con i propri occhi.
Uno spettacolo accattivante, magnetico come l'oro liquido, ma allo stesso tempo terribilmente pericoloso. La posta in palio è alta: non solo la protagonista dovrà trovare Donatella in tempo e tornare a casa per il suo matrimonio, ma dovrà essere anche in grado di partecipare a tutto ciò che vede in maniera attiva e coinvolgente senza mai dimenticare che tutto questo “è solo un gioco”, per cui farsi coinvolgere troppo può essere veramente pericoloso.
Lingue di sabbia scintillante risalivano a formare un palazzo simile a una gigantesca voliera, arricchito da ponti curvi, archi a ferro di cavallo e cupole tondeggianti, il tutto impreziosito da minutissime pagliuzze dorate come tanti piccoli astri. La figurina non rendeva giustizia a quell'edificio che, invece di essere illuminato dalle candele, sembrava splendere di luce propria.
Rossella, a sue spese, capirà quanto effettivamente non ci si debba mai fidare di nessuno, quanto a volte una bugia bianca possa, in quell'ambiente, avere riscontri positivi, quanto gli attori siano in grado di miscelarsi con i partecipanti mantenendo costantemente una maschera.
Scoprirà le sue paure più profonde, i suoi desideri più reconditi e si renderà conto di quanto lasciarsi andare di tanto in tanto sarà la soluzione migliore.
La protagonista, nel corso delle vicende, farà un grosso salto di qualità a livello caratteriale. Nonostante inizialmente fossi un pochino perplessa sulla caratterizzazione del suo personaggio, pagina dopo pagina mi è piaciuta sempre di più. Rossella a poco a poco matura, diventa impavida, triplica il suo altruismo, rischia ed affina l'intuito. Ho adorato il mondo meravigliosamente magico, spettrale ed emblematico che la Garber ha creato, con le sue attrazioni e le sue pedine. Fino alla fine tutto è messo in discussione, tutto è incerto. La suspance con l'intricarsi della trama cresce, catapultando il lettore sempre di più all'interno della storia, permettendogli di vivere in prima persona con Rossella ogni vittoria ed ogni sconfitta, giocando con lei in questo spettacolo incantato e cercando di collegare ogni tassello del puzzle affinché l'immagine conclusiva prenda finalmente forma.
Ho amato il personaggio di Julian, all'apparenza sfrontato e temerario, abile conquistatore di donne e dal sorriso inequivocabilmente sempre malizioso. Nel corso del loro soggiorno a Caraval sarà una figura fondamentale per Rossella ed ho apprezzato lo svilupparsi del loro rapporto, personalmente non avrei cambiato una virgola. Dietro a quell'atteggiamento impavido si cela un cuore ferito e gentile, un cuore capace di andare contro tutto e contro tutti, un cuore capace di amare.
Il suo sguardo era più dolce persino della sua voce. Le sfiorò le ferite come una carezza, con quel tipo di tocco che s'insinua nella carne lacerata, tra le ossa fratturate, e arriva all'anima spezzata di una persona.
Allo stesso tempo molto enigmatico è il personaggio di Legend che, pur rimanendo per buona parte delle vicende costantemente sullo sfondo, ha una presenza opprimente e che incute soggezione.
Chi si nasconde realmente dietro a questo nome?
Non posso fare altro che spendere parole positive per “Caraval”, un romanzo che vince già in partenza per la bellezza della copertina e per l'originalità della trama. Sono felice di essere rimasta così entusiasta anche e soprattutto dei suoi contenuti quindi mi raccomando... non lasciatevi scappare questo gioiellino!
Attenderò con ansia la pubblicazione del seguito.
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