Cari lettori, oggi vi parlo con grandissimo piacere dell'ultimo romanzo di Susan Elizabeth Phillips edito Leggereditore: “Le fragilità del cuore”.
La protagonista della vicenda è Annie, una giovane donna che in seguito alla morte della madre e al numero ingente di debiti che la sommergono, decide di recarsi nel cottage a Peregrine Island, unico “rifugio” che le è rimasto.
Purtroppo l'isola d'inverno è tutt'altro che accogliente e Annie non è preparata al clima rigido e alla tremende condizioni atmosferiche che la attendono al suo arrivo ma, nonostante ciò, non si lascia abbattere da niente e da nessuno. Armata delle valigie contenenti i suoi preziosi pupazzi e di tanta pazienza, la ragazza riesce finalmente a giungere a destinazione.
Le cose però non sono esattamente come la protagonista se le aspettava. La casa è senza corrente, fredda e odorante di muffa, senza contare che la strada per raggiungere l'ingresso è tutta coperta di neve. Possibile che il custode che aveva precedentemente contattato non si sia premurato di fare nulla in previsione del suo arrivo?
Poco dopo, notò l’odore di muffa all’interno della stanza ghiacciata. Premendo il naso contro una manica, cercò l’interruttore a tastoni. Fece per accendere la luce, ma non successe nulla. O il custode non aveva ricevuto l’email in cui lei gli chiedeva di attivare il generatore e la piccola caldaia, oppure aveva deciso di ignorarla.
Annie non è una isolana, è la classica abitante di città e nel corso della sua vita ha svolto diversi impieghi senza mai avere però grandi risultati e soddisfazioni. Ciò che ama fare con tutta sé stessa, invece, è la ventriloqua. Molto spesso, infatti, ha organizzato con l'aiuto dei suoi pupazzi spettacolini a sfondo morale contro il bullismo, al fine di invitare i bambini a stare alla larga da potenziali molestatori... La protagonista ha un vero e proprio talento in questo, così come nel disegno. Nonostante nella sua vita si sia sempre chiusa a riccio a causa del suo carattere estremamente timido ed innocente, senza mai riconoscersi le sue grandi potenzialità, Annie nel corso degli anni è maturata. Gli eventi che in passato l'hanno profondamente segnata e l'educazione della madre, così rigida e insolita, hanno indubbiamente avuto effetto sul suo presente.
Il cottage di Peregrine Island era di sua madre, che lo aveva fatto comprare all'ex marito quando ancora i due stavano insieme. Una volta venuta a mancare, di conseguenza, l'immobile è stato ereditato da Annie, ma con una clausola ben precisa che è rimasta costante nel tempo: il cottage tonerà in mano della famiglia Harp, ovvero quella dell’uomo sposato in passato dalla madre, nel momento in cui, per un motivo o per l'altro, Annie non vi ci trascorrerà almeno due mesi consecutivi all'anno. In questo arco di tempo per lei sarà impossibile tornare sulla terraferma anche solo che per qualche ora.
In vista degli inconvenienti che l’hanno accolta al suo arrivo, Annie non può che essere tremendamente scoraggiata.
L'unico spiraglio di luce è la promessa fattale dalla madre in punto di morte: nel cottage dove si trova ora ci sarà ad attenderla un incommensurabile “tesoro” che, in previsione del fatto che la ragazza è piena di debiti, non può che farle comodo. Ma di cosa stava parlando esattamente la madre?
Mariah era stata costretta a svendere i suoi beni di valore per supportare il suo stile di vita. Non aveva più nulla, ormai, quando si ammalò. Nulla eccetto qualcosa in quel cottage, qualcosa che avrebbe dovuto essere la misteriosa eredità di Annie. ‘È nel cottage. Avrai... avrai soldi a sufficienza...’ Mariah aveva pronunciato quelle parole poche ore prima della sua morte, in un momento di dubbia lucidità.
Ad aggiungersi alla lunga lista di cose che mancano al cottage c'è inoltre l’assenza di connessione internet e di rete. Annie si trova quindi costretta a scontrarsi faccia a faccia con il suo passato, Villa Harp ed i suoi inquilini.
Dopo così tanto tempo, la protagonista mai avrebbe pensato di dover rincontrare Theo Harp, figlio del proprietario della villa, suo primo amore, ragazzo che non solo le ha poi spezzato il cuore, ma che successivamente l'ha anche ferita in maniera indescrivibile e irreparabile. Nonostante il tempo e il risentimento covato nei suoi confronti, quando la ragazza lo incontra non può far a meno di invidiare il fatto che sia diventato un uomo splendido, dai capelli corvini, gli occhi di ghiaccio e il cuore di pietra.
Annie non è più la ragazzina adolescente di un tempo, ingenua e malleabile a piacere e divertimento del suo carnefice, ora è in grado di tenergli testa, di tirare fuori gli artigli e di pungerlo con battutine ironiche. Ma siamo sicuri che sia davvero così?
Con il passare dei giorni, nel cottage di Annie iniziano inoltre a succedere fatti strani ed inquietanti, a partire dal ritrovare la casa completamente a soqquadro fino al vedere dipinta sul muro una scritta minacciosa.
La protagonista è arrabbiata, spaventata e soprattutto consapevole di essere in pericolo. Sebbene voglia mantenere il segreto sui fatti insoliti che la stanno tormentando e sul misterioso “tesoro” della madre, sembra proprio che Theo si trovi sempre al posto giusto al momento giusto, per cui, di lì a poco è costretta a confessare, cosa che non le riesce nemmeno troppo difficile visto che, nonostante faccia fatica ad ammetterlo, con il trascorrere del tempo inizierà nuovamente a fidarsi di lui.
Non gradiva la compagnia di un uomo da cui era alquanto spaventata. Ancor peggio, di uomo di cui una parte di lei voleva ancora fidarsi, nonostante la storia le avesse insegnato quanto fosse pericoloso. Le sembrava di avere di nuovo quindici anni.
Le esperienze però segnano ciascuno di noi e, tra Annie e Theo, si creerà una sorta di danza fatta di un passo avanti e tre indietro. Riusciranno ad andare oltre i demoni del passato che li tormentano? Annie scoprirà, con l'aiuto del suo primo amore, chi si sta accanendo così ferocemente contro di lei?
Questo romanzo è veramente bellissimo, mi ha completamente rapita perché non manca di nulla: ironia, suspance, mistero, romanticismo. La Phillips è fantastica perché riesce a creare una storia nella storia. Il lettore ha modo non solo di concentrarsi su quelle che sono le vicende dei protagonisti, ma anche su tutti coloro che, pur avendo un ruolo secondario, hanno un compito a loro modo predominante.
Annie è davvero una figura pittoresca e coraggiosa. Sebbene sin da quando era piccola abbia avuto un rapporto ambivalente con la madre ed una vita caratterizzata dalla totale assenza del padre, è sempre riuscita a trovare la giusta chiave per rialzarsi. Indubbiamente le insicurezze che la caratterizzano solo molte, ma andando avanti crescerà e maturerà, iniziando ad avere un’opinione più alta di sé e delle sue passioni.
Un ruolo cruciale in tutto ciò lo avrà Theo, un uomo dal passato sinceramente ingombrante e commovente. Un ragazzo che, fin da piccolo, ne ha passate davvero troppe e che sta pagando caro tutt’ora gli errori del passato. Theo è un personaggio veramente emblematico e affascinante. Nella vita fa lo scrittore di romanzi horror e già solo che dietro a questa sua scelta si nasconde una intrinseca forte motivazione.
Pagina dopo pagina il lettore avrà modo di ricomporre i numerosi pezzi del puzzle che non includono solo lui ed Annie, ma anche altri elementi della loro infanzia.
«Volevi proteggerla quell’estate,» disse Annie «ma volevi anche evitare che mi facesse del male. Eri in una situazione impossibile.»
Lo stile è davvero dinamico e la storia tremendamente intricata. Fino all'ultima pagina il lettore non può fare a meno che strutturare ipotesi e possibili soluzioni, ma la Phillips è stata così brava da annullare qualsiasi tipo di previsione e mischiare di volta in volta le carte in tavola.
Molto belli e complessi sono anche diversi personaggi secondari, tra cui la vedova ed amica d'infanzia dei protagonisti Jaycie e sua figlia Livia.
Questo romanzo dimostra come ciascuno di noi abbia un passato che ci pesa sulle spalle, ma nel momento in cui decidiamo di condividere il carico con qualcuno di cui ci fidiamo, tutto diventa più semplice. È una storia che invita il lettore a non fermarsi mai alle apparenze e a scavare sempre più a fondo, anche quando tutto ci sembra tremendamente ovvio, perché talvolta la verità non è poi così scontata.
Annie e Theo sono la dimostrazione vivente di quanto, a differenza di quel che solitamente si pensa, ci sia sempre una seconda possibilità, l'opportunità di trovare la propria strada e di amare, di nuovo o ancora, in maniera incondizionata.
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