Ogni cosa a cui teniamo di Kerry Lonsdale - Recensione

Cari Lettori, oggi vi parlo di “Ogni cosa a cui teniamo”, romanzo scritto da Kerry Lonsdale edito Leggereditore.

La protagonista della vicenda è Aimee, una giovane donna che si ritrova costretta a celebrare il funerale di James, l'uomo che avrebbe dovuto sposare, proprio il giorno del loro matrimonio. Il dolore di Aimee è immenso ma il destino ha in serbo per lei un ulteriore sconvolgente rivelazione. Una sconosciuta, infatti, le confida che in realtà James è vivo! La protagonista, dopo aver parlato con la donna presentatasi a lei nelle vesti di sensitiva-criminologa, non riesce a scacciare un pensiero dalla sua testa: e se avesse ragione?

«Sono qui a proposito di James.» Abbassò il braccio e si guardò dietro le spalle. «Ho alcune informazioni sull’incidente.»
[…] Per settimane di James nemmeno una notizia, e alla fine era stato dichiarato morto. Poi, secondo Thomas, il suo cadavere era comparso su una spiaggia. Forse Lacy non sapeva che lo avevano ritrovato. Caso chiuso. «È arrivata in ritardo. Lui...»
«È vivo. James è vivo.»

La protagonista non ha potuto vedere il corpo del futuro marito quando è stato ritrovato: ritenuto dagli altri parenti in condizioni troppo gravi, hanno preferito evitare un ulteriore shock alla donna.
Aimee e James si sono conosciuti da piccoli e sono diventati subito amici. Col passare del tempo da quella che era una semplice – ma importante – amicizia, la loro relazione si è evoluta, diventando più complessa. Crescendo, infatti, la vicinanza di James per la protagonista era diventata qualcosa di indispensabile e di meraviglioso tanto da sbocciare, a poco a poco, in un’intensa storia d’amore che li vedeva ormai inseparabili.

Eravamo migliori amici: un giorno ci confidavamo i sogni, e quello dopo ci bombardavamo di palline di carta.
[…] «Prima finiamo l’università, poi ci sposiamo e facciamo tre bambini» mi annunciò una volta mentre stavamo giocando con Kristen e Nick al tiro alla fune nello spiazzo dietro casa sua. Poi mi disse che voleva diventare un artista famoso, mentre io sarei dovuta rimanere a casa a cucinare.

Aimee si autoconvince quindi che sia il dolore a parlare per lei. James rappresentava il suo miglior amico, il suo grande amore, la sua metà, il suo mondo ed ora si sente dilaniata per la perdita, sconvolta come se le avessero strappato il cuore dal petto.

Come ci si deve comportare quando ti portano via la tua unica ragione di vita?

Giorno dopo giorno la protagonista prova a proseguire con la sua quotidianità. Sostenuta dalle migliori amiche e dalla famiglia, poco alla volta riesce a farsi forza e ad uscire dalla bolla di apatia in cui si era rinchiusa sino a quel momento.
La protagonista si dedica quindi a realizzare uno dei suoi progetti più importanti: quello di aprire una caffetteria tutta sua.
Contemporaneamente conosce ad una mostra Ian, un uomo molto affascinante con la passione per la fotografia. Tra i due nasce sin da subito una sorta di connessione che li lega. Nonostante tutti i freni che Aimee si auto-impone, non riesce però a negare di provare una forte attrazione per lui. Il senso di colpa è un ombra che non la lascia mai sola, ma la presenza del fotografo è una ventata di aria calda che riesce a penetrare anche tra le crepe più profonde di ciò che è rimasto del suo cuore gelido e sofferente.

«Cosa pensi della mostra di Ian?»
Strizzai gli occhi verso Nadia. «Le sue foto sono straordinarie.»
«È Ian che è straordinario.»
Uno stupido sorriso si formò sul mio viso.

Proprio quando la vita della protagonista sembra ingranare nuovamente, ecco però che emergono diversi aspetti della morte di James che non quadrano.

Cos’è successo realmente al futuro sposo di Aimee? Riuscirà finalmente a venire a capo di tutte queste contraddizioni? Riuscirà il suo cuore ad amare ancora?

Ho acquistato questo romanzo spinta dalle numerosissime recensioni positive che ho letto al riguardo. Personalmente non posso negare che sia un libro scritto bene e con una trama interessante, ma non riesco purtroppo a concordare con tutti coloro che l'hanno definita una storia indimenticabile.
L'inizio è un po' lento e sin da subito si capisce che diverse affermazioni inerenti la morte di James non tornano. Questo fa sì, a mio parere, che il lettore dia già per scontato diversi papabili scenari per quella che sarà poi la seconda parte del romanzo.
L'autrice è stata brava a sviare ogni ipotesi possibile, ma non credo lo sia stata abbastanza da sorprendere totalmente il lettore.

Ho apprezzato molto il personaggio di Ian: intrigante, ironico e divertente al punto giusto... figura che ha inciso notevolmente sulla “rinascita” della protagonista. Ian, infatti, è un uomo molto deciso e, nonostante sia consapevole di tutto ciò che Aimee ha dovuto passare e stia tutt'ora passando, non demorde mai. Se a parole si espone poco, invece, i suoi gesti e soprattutto i suoi sguardi parlano per lui. Numerose rivelazioni verranno a galla pagina dopo pagina e porteranno il lettore a ricomporre tutti i tasselli del puzzle al loro posto, fino a poterne osservare la forma finale verso le ultime righe.
La conclusione del romanzo è davvero spiazzante e stravolgente.

Lo stile di scrittura è piacevole e fluido, aspetto del romanzo che ho decisamente gradito ed il finale aperto lascia, nonostante tutte le mie perplessità, la curiosità di sapere come si concluderà la vicenda... per scoprirlo non ci resta che leggere il seguito!