Love Story di Erich Segal - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo di una ristampa edita Sperling & Kupfer: “Love Story” di Erich Segal, un romanzo che già anni addietro ha conquistato milioni di lettori.

I protagonisti della vicenda sono Oliver e Jenny, due adolescenti che non potrebbero essere più diversi. Olly proviene da una famiglia di ceto agiato, è il discendente di figure di rilievo e persino il suo nome per esteso è altisonante e regale: Oliver Barrett IV. È uno studente di Harvard ed un ottimo atleta di hockey. Jennifer invece è una ragazza molto semplice, dall'aspetto hippie che vive per la musica ed ha origini più comuni. Orfana di madre, ha stretto un legame ancora più profondo con il padre, figura per lei tremendamente importante.
Oliver, d'altro canto, non riesce affatto a comprendere l'attaccamento morboso nei confronti di un familiare poiché con suo padre non va assolutamente d'accordo. Tra i due le conversazioni sono piuttosto standard e limitate. Ogni qual volta sono “costretti” a trascorrere dei momenti insieme è sempre un’agonia, un intervallo di tempo in cui entrambi accennano qualche domanda, risposta, o frecciatina nei confronti l'uno dell'altro.

Il rapporto con la famiglia di Olly si incrina definitivamente nel momento in cui il giovane confessa al padre di voler sposare Jenny al più presto. Non gli importa di dover terminare prima gli studi e laurearsi in legge, tutto ciò che conta e che ha priorità è la meravigliosa ragazza dal linguaggio tagliente che ha accanto.

“Ehi, Fighetto. Fa un freddo cane qui fuori.”
Come ero contento di vederla.
“Jenny!”
Senza pensarci, istintivamente, le sfiorai la fronte con le labbra.
“Ti ho detto che potevi baciarmi?”

Nel momento in cui il padre viene a conoscenza di tale progetto lo mette di fronte ad un ultimatum: o prima conclude il suo percorso di studi, oppure Oliver può dire addio a tutti i suoi fondi. Nonostante sia azzardato, il protagonista non cede e mantiene la sua posizione: anche senza un soldo in tasca nulla può togliergli la felicità, perché finalmente si sente libero ed amato.

“E la mia borsa di studio? E Parigi che non ho mai visto in tutta la mia dannata vita?”
“E il nostro matrimonio?”
Fui proprio io a pronunciare quella parola, anche se per un attimo non ne fui veramente certo.
“Chi ha parlato di matrimonio?”
“Io. Ne parlo adesso.”
“Mi vuoi sposare?”
“Sì.”

Subito dopo l'idilliaco e breve momento delle nozze, ecco però che si presentano le prime difficoltà: la richiesta di una borsa di studio, le mille rinunce necessarie, le numerosissime spese e le conseguenti limitazioni in ogni ambito al fine di poter andare avanti al meglio, per quanto possibile.
Sebbene la situazione sia dura, i due giovani non mollano mai, spinti dalla forza dei loro sentimenti, riescono ad affrontare qualsiasi avversità con il sorriso.

Tutto sembra andare finalmente per il verso giusto, fino a quando la vita li mette nuovamente alla prova. Questa volta in maniera davvero ardua ed ingiusta.
In linea di massima si può fare fronte a tutto, il sacrificio porta effettivamente i suoi frutti, ed i protagonisti ne sono la prova lampante. Ma quando ciò di cui avresti davvero bisogno è più tempo, cosa puoi fare?

Questo romanzo, secondo me, presenta una piccola pecca: è un po' frettoloso. Ho trovato i vari capitoli descritti con superficialità, come se l'autore volesse dare semplicemente un accenno di tutto ciò che in realtà si nasconde dietro quelle righe, come se dire di più ed entrare nello specifico significasse invadere la privacy dei protagonisti e violare quella che è una storia d'amore indimenticabile.

Sono rimasta davvero scioccata dal finale, una conclusione che fino all'ultimo speri possa ribaltarsi, affinché possa farti spuntare il sorriso, anziché scendere le lacrime.
Erich Segal è riuscito, a mio parere, in un'impresa pressoché impossibile. Pur avendo, come ho scritto poco fa, solo accennato su più fronti la storia, facendola vivere al lettore alla velocità della luce, quasi le pagine non fossero altro che fotogrammi che scorrono in maniera incessante, ecco però che non si può fare a meno di affezionarsi ai protagonisti.
Non si può non sospirare di fronte alla dolcezza di Olly, così come non si può non sorridere di fronte all’ironia di Jenny.
Il lettore percepisce appieno le loro vittorie, i loro sacrifici, le loro sconfitte, le loro emozioni e soprattutto il loro amore.
Un amore nato per caso, genuino, spontaneo, totalizzante, eterno e struggente.
Un amore quasi palpabile, tanto è concreto, grande e smisurato.
Un amore che durerà davvero per sempre, al di là dell'ultima pagina, inciso nel cuore dei lettori.

Amare significa non dover mai dire “mi dispiace”.

Lo stile è molto scorrevole, fluido e di conseguenza la narrazione è rapida. “Love story” è indubbiamente una lettura veloce, ma incisiva e toccante.

Non posso che consigliarla a tutti coloro che sono alla ricerca di una storia romantica, travolgente e commovente.