Buongiorno lettori, oggi vi parlo di un romanzo molto complesso ed intricato edito Newton Compton Editori: “Bellezza Selvaggia” di Anna-Marie McLemore.
L'elemento chiave della vicenda, attorno al quale prende vita la narrazione, è una maledizione.
Le Nomeolvides, infatti, le cinque cugine protagoniste della storia, così come le loro madri e le loro nonne ancor prima, sono destinate a perdere l’uomo che amano.
Si narra che, di generazione in generazione, a causa di un potere che le lega alla terra, coloro che amano e che contraccambiano i loro sentimenti spariscono, portati via per sempre da una tempesta di vento o semplicemente risucchiati dalla terra.
Estrella, la più piccola delle cinque, è il personaggio che spicca maggiormente, e come le sue cugine, anche lei ha il potere di far crescere i fiori dal nulla. Il suo legame alla Pradera, il giardino incantato, è al tempo stesso una liberazione e una condanna: nessuna delle donne Nomeolvides può scappare da quel luogo a meno che non voglia perdere la vita.
Le cinque ragazze trascorrono solitamente le loro giornate con le madri e le nonne a far sbocciare fiori ed arricchire sempre di più l'amato giardino. L’unico contatto che hanno con persone esterne alla famiglia è la compagnia di Bay Briar, anch'essa proprietaria della residenza delle Nomeolvides. Le ragazze nutrono un sentimento così forte nei suoi confronti a tal punto da essere disposte a sacrificare perfino il loro bene materiale più prezioso per proteggerla dalla maledizione.
Il giorno seguente al sacrificio, nella Pradera, Estrella nota un ragazzo che non ricorda il proprio nome, il suo passato e nemmeno come sia arrivato in quel giardino. Le madri e le nonne sono emozionate per questo dono della terra, ma anche molto preoccupate.
Le anziane ritengono che il ragazzo, al quale danno il nome di Fel, possa essere l’amante di un’antenata, ma al tempo stesso temono che lui possa essere la rovina delle loro nipoti.
“La Pradera aveva restituito loro un ragazzo che, in passato, il cuore di una Nomeolvides aveva amato fino a cancellarlo dall’esistenza. La sua presenza in quella casa aveva l’incanto e la meraviglia di un amore svanito che riappariva. Se la Pradera era stata in grado di riportare in vita un giovane perduto un secolo prima, forse avrebbe saputo infrangere quella maledizione che avevano portato lì nei loro cuori. Forse avrebbe restituito loro altri amanti svaniti. Forse avrebbe risparmiato dal terribile retaggio quella generazione di figlie.”
Le ragazze ricevono dunque l’ordine di trattarlo come un fratello, un cugino o un amico che sia, l'unica clausola obbligatoria è che non si innamorino assolutamente di lui.
Fortunatamente le protagoniste hanno occhi solo per Bay Briar, per cui non nutrono particolare interesse per il giovane. In seguito però, a causa di diverse complicazioni, Bay sparisce nel nulla e le ragazze, terrorizzate e devastate, associano la sua scomparsa alla loro maledizione.
“L’avevano amata in modi che fluivano dai loro corpi quanto i fiori a cui davano vita. Estrella l’aveva amata nel blu e bianco e rosa dei fiori di borragine. Azalea l’aveva amata in colori vivaci come un sorbetto. Calla l’aveva amata nelle calle dal gambo dritto, Dalia in innumerevoli petali color crema. Gloria in campanule che si aprivano alle prime luci dell’alba.”
Di conseguenza Fel, il ragazzo del mistero che ancora non ricorda quasi nulla di sé, cerca di consolarle come può e la sua premura fa sì che Estrella inizi a provare un sentimento profondo e travolgente nei suoi confronti.
I giovani amanti cercano quindi di tenere sotto controllo la passione che li lega: lui per rispetto nei riguardi delle donne che l'hanno accolto in casa come se fosse un figlio, lei per paura che la terra lo possa risucchiare.
Chi è realmente Fel? Bay è davvero sparita a causa dei sentimenti delle Nomeolvides?
Le ragazze troveranno un modo per spezzare la maledizione della Pradera?
Dunque, questa è stata una delle letture più lunghe e difficili che io abbia mai affrontato.
Non mi ero resa conto di quanto fossero fondamentali i dialoghi in una storia fino ad ora! Il romanzo, infatti, è prettamente descrittivo.
Alla lunga, però, ho trovato le descrizioni un po' ripetitive e superflue, soprattutto perché la loro presenza limita notevolmente l'azione e la dinamicità dei capitoli.
I protagonisti sono un po' poco curati e, oltre ad avere una panoramica della loro quotidianità, non sappiamo praticamente nulla del loro passato.
Le madri e le nonne, ad esempio, sono semplicemente delle comparse, e di alcune non si legge nemmeno il nome.
Bay Briar è forse il personaggio, insieme a Fel, di cui si ha qualche notizia in più.
La storia ha del potenziale, ma quest'ultimo, secondo me, non è stato sviluppato al meglio ed in maniera intrigante.
Lo stile, piuttosto confusionario, non ha affatto aiutato la lettura del romanzo.
Purtroppo, a malincuore, devo ammettere che “Bellezza selvaggia” mi ha lasciato l'amaro in bocca, non mi ha incuriosito o fatto provare forti emozioni e soprattutto non mi ha fatto legare con nessuno dei personaggi. Ho avuto costantemente l'impressione di vivere il tutto da estranea, senza alcun coinvolgimento.
Detto ciò, il bello delle letture è che non sono per tutti uguali, per cui, se la trama ha suscitato in voi interesse, buttatevi. Magari a voi piacerà tantissimo!
Non amo molto i libri troppo descrittivi, mi risultano noiosi e difficoltosi da terminare! Se poi le descrizioni riguardano il paesaggio e la natura... apriti cielo! Vado a fare un sonnellino!
Sara ciao, mi fa piacere leggere anche una tua recensione "non entusiastica": te lo dico perché nonostante il libro non si sia piaciuto molto, hai saputo esprimere il tuo parere in modo "elegante", senza sparare con cattiveria come fanno alcune persone: brava! C'è modo e modo di dire le cose, e tu riesci proprio ad esprimere il tuo parere in modo educato e gentile :D Clap clap ;-) P.S.= anch'io non amo molto i libri solamente descrittivi e che non danno spessore ai personaggi (specialmente ai protagonisti!), ma nonostante ciò son curiosa lo stesso di provare a leggere "Bellezza selvaggia"...magari quando ne avrò l'ispirazione. ;-)
Cerchiamo sempre di esprimere pareri onesti (e personali naturalmente) su ciò che leggiamo! Non sarebbe corretto lodare un libro che non ci ha trasmesso molto, così come sarebbe scorretto attaccare l'autrice/l'autore di turno criticandolo senza remore. Le descrizioni nei romanzo sono fondamentali a mio avviso, ma devono trovare il giusto equilibrio. Grazie di cuore per i complimenti. Ci risentiremo allora non appena lo leggerai 😍
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