Buongiorno lettori, oggi vi parlo di “Iron Flowers” di Tracy Banghart edito De Agostini, una lettura che ho trovato accattivante e travolgente sin dalla prima pagina.
Le protagoniste della vicenda sono due sorelle: Serina e Nomi.
L'una completamente diversa dall'altra, le due giovani sono legate da un rapporto indissolubile.
Se Serina è razionale, composta, dal carattere “sottomesso” e accondiscendente, Nomi, invece, è una sognatrice, una ribelle ed un'anticonformista.
Serina sogna da sempre di diventare una Grazia, una fanciulla scelta dall'Erede, il figlio del Supremo, destinata a vivere con lui e per lui, obbedendo ad ogni sua richiesta e desiderio.
Nonostante questo tipo di vita appaia soffocante, la giovane è conscia del fatto che questa sia la strada migliore che lei e la sua famiglia possano intraprendere: diventare una Grazia, infatti, non permetterà solo a Serina di lasciare la sua opprimente e triste città natia, ma darà anche ai suoi cari l'opportunità di vivere una vita agevole e tranquilla.
Nomi è contraria a tutto ciò. Sebbene sappia che questo è il volere della sorella e che tutto ciò che sta architettando è per il suo bene, non riesce a stare in silenzio.
Ma se Nomi era una sognatrice, lei era realista, e avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per mantenere così le cose… proteggendo allo stesso tempo lo spirito impetuoso di Nomi e la sua incolumità.
Sarà proprio la sua lingua tagliente a stravolgere completamente i piani di Serina. Durante il ricevimento per la nomina delle tre Grazie, infatti, ecco che Nomi sentirà pronunciare il suo nome, non quello della sorella.
La situazione diventerà dunque paradossale e inconcepibile per entrambe le protagoniste.
Serina è stata educata per tutta la vita a svolgere il ruolo di Grazia: cura dell'aspetto, lezioni di ballo e di musica, portamento impeccabile ed impassibile... Nomi avrebbe dovuto diventare la sua ancella, avrebbe dovuto occuparsi di lei, del trucco, dell'acconciatura... Riusciranno le due sorelle a sopravvivere a ruoli invertiti? E se, a causa di un incidente, Serina e Nomi venissero separate per sempre?
Non le erano rimaste più lacrime, non aveva più energia per esprimere il proprio dolore. Adesso era quella la sua vita. In qualche modo, avrebbe dovuto imparare a sopravvivere.
Nel momento in cui a palazzo si scopre erroneamente che Serina sa leggere, attività assolutamente proibita a tutti coloro che non sono uomini, ecco quindi che viene punita in modo drastico e tremendo, venendo esiliata sull'isola di Monte Rovina, una prigione di donne ribelli in cui per sopravvivere è necessario combattere e uccidere. Un luogo in cui non vi è libertà, dove si è predatori o prede, vincitori o vittime.
Cosa ne sarà di Serina? Riuscirà colei che ha sempre calzato i panni di una Grazia a sopravvivere?
Qui, l’unica moneta di scambio è la forza.
«Dovete essere forti come questa prigione, forti come la roccia e l’oceano che vi imprigionano. Voi siete fatte di cemento e filo spinato. Siete fatte di ferro».
“Iron Flowers” è un romanzo davvero avvincente di cui ho adorato sia la storia, che i personaggi.
Serina e Nomi sono inizialmente davvero diverse, ma entrambe, pagina dopo pagina, subiscono una crescita personale incredibile.
Il romanzo è strutturato in pov alternati, per cui il lettore ha modo di leggere contemporaneamente entrambe le avventure delle sorelle.
In un mondo dai principi antichi, in cui alle donne non è permesso studiare, ma nemmeno leggere o scrivere, ecco che due ragazze lasceranno il segno e faranno mutare l'andamento fino a quel momento statico della situazione.
Abbiamo Nomi, a palazzo, che dovrà fare i conti con dei principi di vita che non le appartengono e che dovrà lottare con le proprie forze, senza l'aiuto della sorella, affinando l'intuito per distinguere il bene dal male.
D'altro canto invece abbiamo Serina, che a passo di danza dovrà posare le scarpette e tirare fuori gli artigli. La protagonista avrà un solo modo per sopravvive: cancellare parzialmente la sua umanità.
La parte del romanzo che vede come voce narrante quella di Serina mi è piaciuta tantissimo, l'ho trovata originale, travolgente e completa.
Quella che riguarda Nomi, invece, mi è parsa molto simile al romanzo di Victoria Aveyard: “Regina Rossa”... Obiettivamente i punti in comune sono parecchi.
Lo stile è fluido nonostante la storia sia stata scritta in terza persona e il finale lascia il lettore con il fiato sospeso in attesa di un seguito che spero vivamente non si farà attendere troppo.
Se siete alla ricerca di un fantasy che presenta i tratti di un distopico, in cui non manca il romance e in cui viene esaltata la determinazione della figura femminile “Iron Flowers” di Tracy Banghart è il libro perfetto per voi!
Allora...precisiamo..ADOROOOOO! Non vedo l'ora di avere il seguito..l'ebook l'ho letto d'un fiato e amo Serina esattamente come te! =D un bacione!
Ciao Sara, mi piace come hai presentato il tuo parere sul libro...e vedendo i tuoi pro e i contro, sono felice che i pro siano decisamente in vantaggio!! ;-) Non ho letto il libro "Regina Rossa", ma mi fido di te se dici di aver notato molte affinità... magari il libro ha colpito molto l'autrice Banghart, chissà... ;-) Non l'ho ancora letto, ma sono curiosissima di leggerlo, ed anche il seguito, come te del resto :-D P.S.= Maaaa sbaglio o dovrebbe esserci anche una tua tappa riguardante il blog tour su "Iron Flowers"? Non riesco a trovare il tuo post... :-/
Lo voglio assolutamente leggere! Ultimamente sono pazza dei fantasy e questo mi intriga un casino!!! Ma avete visto la cover poi? Non è stupenda?
Faceva parte del give che avevi organizzato con le altre blogger ed al quale avevo partecipato.. non ho vinto, ma tanto mi ero innamorata della cover che non ho resistito e l'ho comprato!!! Anche il tuo parere è positivo, quindi sempre più convinta della scelta che ho fatto. Poi adoro i fantasy. Non vedo l'ora di capire a quale delle due sorelle assomomiglio di più caratterialmente!
Ho appena regalato proprio questo libro a mia sorella per il suo compleanno!! Bellissima copertina e trama avvincente. Avevo ancora qualche dubbio, che fosse il solito fantasy, ma ora, leggendo il tuo parere, credo di aver fatto un bel dono ^_^
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