Buonasera lettori, il romanzo di cui vi parlo oggi è Ink di Alice Broadway, edito Rizzoli. Un vicenda fantasy\distopica ambientata in un mondo decisamente originale.
A Saintstone vivono esclusivamente persone marchiate: avere tatuaggi è la norma.
Quando si è piccoli, poco dopo la nascita, il proprio nome viene impresso sulla pelle ed ogni anno, a simboleggiare l'età del soggetto, ecco che compare un puntino in più sulla mano destra.
Le linee sul medesimo braccio corrispondono ai successi e alle vittorie della persona, mentre quelle sul sinistro alle azioni negative o ai crimini più sanguinolenti. Non appena si inizia a lavorare il marchio corrispondente alla propria professione appare ad affiancare tutti gli altri segni d'inchiostro.
Il matrimonio, la perdita di una persona cara, ciò in cui si crede... i corpi degli abitanti di Saintstone sono delle vere e proprie tele umane, pagine bianche che col tempo si riempiono sempre di più finché, al momento della morte, gli Scuoiatori non si attivano per prelevare tutti quei simboli che verranno poi rilegati in un libro custodito successivamente con immensa cura dai familiari.
Questo processo è piuttosto complesso poiché, se il governo stabilisce che la storia della persona venuta a mancare è degna di essere ricordata, allora l'anima ha “il permesso” di ascendere nel paradiso e il libro viene affidato ai parenti. Qualora invece il soggetto venisse giudicato non congruo alle linee guida necessarie per poter far librare l'anima in cielo, ecco quindi che essa andrebbe a finire tra le fiamme dell'inferno insieme all'oggetto stesso.
Ma quando lo rividi la sua vita era diventata pagine e in questa forma sarebbe tornato a casa da noi, dopo essere stato dichiarato degno alla cerimonia della pesatura dell'anima.
La protagonista della storia è Leora, una giovane che, nelle prime pagine, si trova al capezzale del padre. L'uomo, conosciuto e amato da molti, rappresenta per lei tutto ciò che di buono c'è al mondo, è il suo sorriso e il suo più grande eroe.
Al momento della sua morte, però, qualcosa non torna. Il comportamento della madre della ragazza diventa sospetto, sempre attento, sulla difensiva... come se avesse qualcosa da nascondere.
Contemporaneamente, come se non bastasse, il libro del padre tarda in maniera insolita ad arrivare alla famiglia.
Leora è terrorizzata, tutto ciò che vuole è semplicemente poter riavere con se ciò che le rimane di una delle persone più importanti della sua vita. Un giorno, in piazza, assiste ad una marchiatura pubblica di un uomo, uno Scuoiatore accusato di aver rubato delle pelli, che viene rasato e tatuato sulla testa come “dimenticato” con il simbolo di un corvo nero.
La protagonista ha dunque un flashback: quando era piccola, aveva visto qualcosa di simile sul capo di suo padre. Cosa significa tutto questo?
Il suo papà non era una persona meravigliosa amata da tutti?
Perché mai avrebbe dovuto meritarsi un marchio del genere?
Perchè era lì. Lacerato in due parti ma tenuto insieme dai punti. Un vecchio marchio che non avevo mai visto prima.
L'immagine di un corvo.
Leora si trova in preda a mille dubbi, per cui, con l’aiuto della sua migliore amica, inizia ad indagare di nascosto per scovare la verità.
Riuscirà la giovane a risolvere l’enigma?
Ink è un romanzo davvero interessante e innovativo.
Provate ad immaginare un mondo completamente al contrario rispetto al nostro, in cui gli Intonsi, ovvero coloro che hanno una pelle pulita e priva di tatuaggi, sono l'anomalia rispetto ai Marchiati.
L'ideologia di fondo della storia è ben radicata: gli Intonsi sono così temuti principalmente per due motivi: in primis perché la tradizione, nel corso del tempo, li vede come portatori di negatività, malvagità e maledizioni; in secondo luogo, aspetto forse ancora più importante, perché se i marchiati risultano come dei libri aperti alla vista di tutti, gli Intonsi, non avendo nemmeno un po' di inchiostro sulla pelle, vengono di conseguenza etichettati come “portatori di segreti necessariamente negativi”. Perché mai dovrebbero non tatuarsi se non per nascondere qualcosa di cui vergognarsi?
Se vivessimo ancora con gli intonsi il nostro stile di vita sarebbe minacciato. I marchiati sosterrebbero gli obiettivi di verità, giustizia e sincerità, mentre i pensieri e le azioni degli intonsi sarebbero nascosti. Questo ci renderebbe vulnerabili.
Purtroppo però, a mio avviso, originalità e stile in Ink non sono andati a braccetto.
Il romanzo è scritto in prima persona, la voce narrante infatti è Leora. Ciò che mi ha convinta poco è stato il fatto che la svolta arrivi solo dopo la duecentesima pagina. L'inizio è davvero statico e la storia ci mette moltissimo ad ingranare. I primi capitoli sono per certi aspetti molti ripetitivi e, di conseguenza, l'andamento della vicenda ha un ritmo davvero lentissimo.
Diciamo che Ink sembra essere un enorme prologo che si anima solamente verso la fine.
Ho apprezzato moltissimo, invece, le scene in cui Leora lavora come stagista in uno studio di tatuaggi. Le tatuatrici femmine sono davvero rare a Saintstone e, nei momenti in cui è lei a dover imprimere il marchio sulla pelle dell'altra persona, si crea col cliente una connessione meravigliosa.
Il finale aperto lascia precludere che la storia si debba ancora delineare e sviluppare.
Personalmente sono curiosa di vedere che piega prenderà il filo narrativo, per cui tutto ciò che posso fare è consigliarvene la lettura se non vi spaventano i romanzi che impiegano buona parte della storia per ingranare. Magari, a differenza mia, voi ne rimarrete piacevolmente sorpresi!
Ecco, speravo ci fosse una tua opinione di INK poiché l'ho gentilmente avuto in regalo con un give di team world ed ancora non ho chiara l'opinione generale. Sicuramente apprezzo molto leggere da te che si tratta di una storia innovativa. Interessante mi è sembrato già dalla splendida copertina!
Per una come me che si fa influenzare dalla bellezza della copertina, questo libro è uno di quelli da avere assolutamente!! Anche la trama non è da meno, diversa dalle altre: credo proprio che sarà uno dei miei prossimi acquisti!!
Se non ti spaventa il fatto che il romanzo parta molto lentamente: buttati! 💚🌻 Anche io a primo impatto mi faccio influenzare molto dalla copertina, poi diciamolo... anche la trama appare decisamente innovativa. Spero che il sequel ci mostri un saltino di qualità a livello stilistico e di caratterizzazione dei personaggi!
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