L'effetto Grant di Aurora Redville - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo del romanzo “L'Effetto Grant” di Aurora Redville edito Bookabook, in maniera un pochino inusuale. La prima parte di questo articolo sarà dedicata alla recensione vera e propria mentre, la seconda, sarà la risposta ad una domanda piuttosto personale: qual è il luogo da cui sei tornata cambiata?
Probabilmente vi starete chiedendo cosa centri questo interrogativo con il libro di Aurora Redville, ma non temete, presto capirete ogni cosa.

Immaginate di partire per una vacanza e di incontrare casualmente, mentre state passeggiando per strada o osservando le opere di un museo, il personaggio famoso che più ammirate!
Questo è proprio quello che succede ad Aurora, la protagonista della vicenda, nelle prime pagine del romanzo.

Dopo essere partita per Londra con il desiderio di staccare un po' la spina dalla sua vita a Milano, la giovane comincia il tour della città presso il British Museum, ed è proprio qui che, mentre si sta guardando intorno, incrocia lo sguardo di un ragazzo davvero affascinante, misterioso e seduto in disparte.

Costretta a causa di una serie di circostanze ad accomodarsi sulla panchina accanto a lui, Aurora finalmente realizza che il giovane vicino a lei è il famosissimo attore Daniel Grant.

Quando si volta e mi sorride non ci sono più dubbi: ho accanto a me un sex symbol, uno degli uomini più bello del mondo, nonché il mio attore preferito! È lui, Daniel Grant!

Una volta scambiate con lui due parole, nel tentativo di non sembrare troppo indiscreta, la protagonista si allontana e continua il suo percorso all'interno del museo.
Purtroppo però, a causa del precedente incontro, la sua mente è completamente assorbita dall'immagine di Daniel e dal fatto che, a differenza di ciò che sperava, il meraviglioso attore l'ha liquidata piuttosto in fretta e in malo modo.

Turbata e pensierosa, Aurora non può fare a meno di sentirsi costantemente osservata mentre cammina e, proprio quando sta per perdere le speranze, ecco che riappare davanti a lei Daniel.

Il protagonista maschile si rivela essere un vero gentleman e, dopo essersi scusato per i suoi modi bruschi, si propone di accompagnarla in giro per le vie di Londra.
Aurora è al settimo cielo e, al di là dell'emozione che prova, non può fare a meno di sentirsi attratta dal ragazzo che ha accanto. Passeggiando per le strade ed osservando luoghi a dir poco incantevoli, tra i due giovani scatterà ben presto la scintilla. Inebriati dalle bellezze del luogo e dai posti suggestivi che li circondano, ecco che entrambi cederanno all'attrazione palpabile che li fa avvicinare come due calamite.

Finalmente le sue labbra si posano sul lato destro della mia bocca come per assaggiarle... istintivamente la schiudo per accogliere il suo bacio e permettergli di assaggiare con sapienza le mie labbra.

I giorni passano e, accompagnati in diverse avventure anche da altri amici, Aurora e Daniel vivranno delle giornate indimenticabili, sopraffatti dalla passione e dai sentimenti.

L'unico problema, però, è che la protagonista sosterà a Londra solo per due settimane, come faranno quando sopraggiungerà la distanza? Il loro amore sarà sufficientemente forte?
Due mondi così distanti riusciranno davvero a collidere?

L'Effetto Grant è un romanzo molto carino: un misto tra una fiaba moderna e un romanzo erotico contemporaneo. Il viaggio di Aurora sarà descritto in maniera così peculiare da permettere anche al lettore di vivere e visitare in prima persona tutti i luoghi che la protagonista deciderà di esplorare.
La vicenda dunque è davvero ricca non solo di dettagli, ma anche di nozioni e informazioni su Londra.
La giovane è una ragazza estremamente alla mano, allegra, solare, pronta all'avventura, malgrado abbia alle spalle un passato ricco di alti e bassi.
Daniel, nonostante inizialmente appaia come imperturbabile e inarrivabile, in realtà si rivela essere un ragazzo fragile, geloso e spaventato dall'idea che la gente possa mentirgli o ferirlo.
Entrambi sono passionali, amanti delle sfide, dei motori e della complicità.

Ho apprezzato il fatto che chiunque possa immedesimarsi nei panni di Aurora, ma ho trovato la vicenda un po' troppo prolissa e dettagliata. Per quanto io sia un'amante dei romanzi curati, ritengo che, come in tutte le cose, serva equilibrio: in questo caso, per i miei gusti, l'ago della bilancia pende un po' troppo per la specificità.

Detto ciò, se avete voglia di sognare, innamorarvi di Londra, ridere e leggere una storia piccante e frizzantina, L'Effetto Grant è il romanzo perfetto per voi!

Ed eccoci dunque alla seconda parte della recensione: la domanda “qual è il luogo da cui sei tornata cambiata?” nasce proprio dal fatto che Aurora, dopo aver affrontato questo viaggio, rientrerà a casa radicalmente trasformata, non solo con un sacco di meravigliosi ricordi alle spalle, ma anche con la consapevolezza di aver sperimentato l'amore, quello vero e totalizzante.

Personalmente parlando non ho mai intrapreso viaggi che abbiano rivoluzionato il mio modo di essere, però, poiché come risposta valgono anche i “viaggi da lettrice”, non posso che menzionarvi tre titoli che mi hanno cambiata:
In primis la Shatter Me Series, perché grazie ad essa ho avuto modo di conoscere Aaron Warner, il personaggio che, da quando l’ho scoperto, è diventato l'amore della mia vita.
Oltre ad essere misterioso, è intrigante ed affascinante, non solo fisicamente, ma anche caratterialmente. Ciò che pensa, dice e fa, per me, è unico, magnetico e spero tanto, nella realtà, di riuscire ad incontrare qualcuno come lui.
Secondo titolo altrettanto importate è “Tutta la vita che vuoi” di Enrico Galiano, una storia che mi ha insegnato ad urlare a voce alta i miei desideri, a non nasconderli e soprattutto a non nascondermi.
È una vicenda che ti infonde coraggio, che ti spinge ad essere migliore, ribelle e un po' fuori dagli schemi. Ricordo ancora che quando ho terminato la lettura ero così emozionata che ho pensato: “ecco, è così che voglio vivere, con il cuore che galoppa nel petto come se volesse scappare, essere libero di correre senza freni o inibizioni.”
Essendo anche una storia di amicizia, l'autore mi ha fatto riflettere molto sui valori che sono alla base di tale legame e dentro di me ho incrociato le dita affinché potessi provare sempre l'affinità e la complicità che unisce i tre protagonisti con le persone a cui tengo di più.
Ultimo ma non ultimo “Per lanciarsi dalle stelle” di Chiara Parenti, una vicenda che mi ha trasmesso “il culto” di non vivere prigioniera delle mie paure, ma di buttarmi un po' di più. Piccole cose, un passo per volta, nel tentativo di non perdermi nulla e di realizzare tutti i miei sogni.

E voi, qual è il luogo da cui siete tornati cambiati?