Un perfetto bastardo di Penelope Ward, Vi Keeland - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo del romanzo "Un perfetto bastardo" di Vi Keeland & Penelope Ward, edito Newton Compton Editori.

Soraya e Graham, i protagonisti, si incontrano per la prima volta sul vagone del treno che, oltre a portarli verso il proprio ufficio, li condurrà all'incontro che cambierà per sempre le loro vite.
Quando Grahm scende della metro perde il cellulare, e, destino vuole, che sia proprio la bella protagonista a trovarlo.
Soraya comprende sin da subito chi sia il proprietario di quel telefono, poiché sarebbe stato impossibile non notare l'uomo che lo ha tenuto attaccato all'orecchio per tutto il viaggio urlando contro qualcuno che pareva avesse commesso chissà quale delitto.
Questo sarà il primo step di un disegno che li porterà a conoscersi meglio, iniziando, come accade spesso ai giorni nostri, una specie di gioco fatto da un continuo scambio di messaggi con battute più o meno incandescenti ed altrettanto divertenti.

«Forse dovresti vedere un medico. Sembra che tu abbia costantemente un’erezione. Troppo Viagra, forse?»

Soraya Venedetta è una donna fuori dagli schemi, che ama tingersi le punte dei capelli in base al suo stato d'animo, è una quasi giornalista e, per pagare l'affitto, lavora presso una rivista aiutando il suo capo a rispondere a lettere indirizzate ad una rubrica di consigli sentimentali.
La protagonista è una figura dolce che porta nel cuore il disagio e la sofferenza dell'abbandono da parte dell'uomo che, per antonomasia, avrebbe dovuto proteggerla: suo padre.
Proprio per questo, fidarsi di un’altra figura maschile e consegnargli il suo cuore risulta per lei qualcosa di difficilissimo, quasi inconcepibile.
Un personaggio che mi ha decisamente conquistata soprattutto per il suo umorismo e per la sua tenerezza.

Graham Jason Morgan, invece, pare un po' – a mio avviso – il Christian Grey della situazione: è a capo di una compagnia che ha creato dal nulla, è ricco sfondato e vive in simbiosi con il lavoro.
In realtà, però, il protagonista maschile è così freddo e distaccato perché in passato ha conosciuto il retrogusto amaro del tradimento. Questo fatto l'ha portato non solo a chiudersi in sé stesso, ma anche a scegliere di non fidarsi più di nessun un'altra donna per paura di soffrire, limitandosi esclusivamente così ad un divertimento irrefrenabile e disinteressato.
Del suo personaggio, invece, ho apprezzato molto la sincerità e la schiettezza, il fatto che dica sempre tutto quello che pensa, senza filtri.

Chiusi gli occhi. Per un secondo, pensai di crollare lì sulla soglia e di mettermi a piangere. Ero così maledettamente felice che le mie emozioni necessitavano di uno sfogo.

Questo romanzo è adatto a tutti coloro che credono che il destino muova i fili dell'esistenza.
Soraya e Graham all'apparenza potranno anche sembrare completamente differenti, ma i loro cuori, in realtà, sono perfettamente compatibili. Il fato, onnisciente, tesserà i fili e incrocerà i loro cammini creando un'unione perfetta e irresistibile.

"Un perfetto bastardo" è una lettura veloce, scorrevole e accattivante: il lettore, infatti non può fare a meno di rimanerne rapito fino all'ultima pagina. Le scene, quasi un vero copione da film, si presentano con dialoghi divertenti, momenti ad alta tensione sessuale – forse talvolta anche troppa –, e colpi di scena esilaranti.

Una storia d'amore travolgente e non semplice che avrà come protagonisti due personaggi davvero intensi.
Per scoprirne di più gettatevi a capofitto in questa lettura, vi assicuro che vi conquisterà!