Invictus di Ryan Graudin - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo del nuovo romanzo di Ryan Graudin edito Mondadori: “Invictus” , una storia avvincente e suggestiva, capace di sorprendere il lettore.

Farway, Far per gli amici, è un ragazzo nato letteralmente fuori dal tempo. Figlio di una famosissima e abilissima viaggiatrice del 2354 d.C. e di un gladiatore dell’Antica Roma, il giovane viene da tutti considerato una sorta di prodigio.

Da viaggiatore nel tempo, era abituato a piegare le leggi della natura, a volte rovesciarle.
Ma questo... un bambino nato fuori dal tempo...
Un evento del genere non distorceva soltanto le leggi della natura.
Le infrangeva.

Desideroso di seguire le orme della madre, Far mette anima e cuore nei suoi studi per diventare un documentatore, un ragazzo mandato dal governo nelle epoche passate per registrare importanti eventi storici. La veste di viaggiatore nel tempo gli appartiene, il protagonista eccelle, è il migliore dell'istituto... ecco perchè, nel momento in cui fallisce l'esame finale, sembra quasi impossibile. Com'è potuto succedere?

Il protagonista è disperato: il suo più grande sogno si è appena sgretolato per sempre davanti ai suoi occhi, ora cosa gli resta?

Uno spiraglio di luce emerge nuovamente nel momento in cui Far viene anonimamente contattato da un uomo che si rivela essere un potente trafficante di opere d’arte del mercato nero.
Quest'ultimo offre al giovane una seconda possibilità, una sorta di alternativa che gli permetterà comunque di viaggiare nel tempo e quindi di perseguire la sua più grande ambizione.
Munito di mezzo per spostarsi attraverso i secoli e di una squadra, il compito di Far sarà quello di viaggiare clandestinamente di epoca in epoca per rubare manufatti preziosi.

Carta vecchia, inchiostro vero, seconde opportunità, un incontro ammantato di notte nella Roma Vecchia... Puzzava di pericolo e di trame del mercato nero, chiamando Far con parole che non poteva ignorare: NON SPRECARLA.

Un giorno, mentre sono in missione sul Titanic, incontrano e vengono ostacolati da Eliot, una ragazza dalla pelle chiarissima che metterà tutto in discussione.
L'approdo della giovane nella vita di Far cambierà ogni cosa: soffocherà la speranza, accenderà gli animi, farà crollare certezze... il loro viaggio diventerà una lotta contro il tempo per salvare sé stessi e il mondo intero.

Il vero incubo lo aspettava fuori dalla porta, e si stendeva per lunghi, ineluttabili anni lineari.
Il vero incubo era appena cominciato.

“Invictus” è un romanzo davvero intrigante e originale. Personalmente parlando non avevo mai letto storie narranti viaggi nel tempo, per cui non posso negare di essere rimasta piacevolmente sorpresa dal modo in cui l'autrice abbia esposto l'argomento.
Più e più volte mi sono tuffata in epoche passate con Far e la sua squadra, ho visitato innumerevoli luoghi, recuperato oggetti preziosi ormai perduti, immaginato di indossare abiti tipici di secoli addietro, confrontato regresso ed evoluzione. Tutti elementi assai affascinanti.

Il filo narrativo scorre ininterrottamente infittendosi sempre più a mano a mano che il lettore procede pagina dopo pagina.
I protagonisti della storia sono interessanti e completamente diversi l'uno dall'altro: Far è il capitano, colui che non crede nel destino o nella fortuna, quanto più nell'ambizione e nella forza di volontà. È un ragazzo forte, affascinante, un po' presuntuoso e decisamente sicuro di sé. Gram è un ingegnere dal quoziente intellettivo super sviluppato, miglior amico storico di Farway, senza di lui la macchina del tempo non andrebbe proprio da nessuna parte. Imogen invece è la cugina di Far e, se dovessi descriverla con un solo aggettivo penso proprio che sceglierei: variopinta. Cambia costantemente colore di capelli “tingendoseli” con i gessetti colorati, è una ragazza solare, romantica e decisamente positiva.
Priya è il medico del team, non vive senza musica e indossa sempre le sue fidate cuffie intorno al collo. È attenta, premurosa, dipendente dal tè e innamorata di Far.
Infine abbiamo Eliot, colei che compare circa a metà romanzo. Una ragazza emblematica, illeggibile, silenziosa e agile come un felino. Farà di tutto pur di portare a termine la sua missione e pur di salvare le persone che ama. Ci riuscirà? Chi è realmente?

I punti dolenti della storia, a mio avviso, sono stati: lo scarso background dei personaggi e lo stile. Dei protagonisti sappiamo davvero poco, le informazioni che li riguardano sono scarne, minime – fatta eccezione per Far, che è forse il soggetto più completo.
Per quanto riguarda invece lo stile, non posso assolutamente negare che la storia scorra senza intoppi, fluidamente, ma non sono proprio riuscita a tollerare alcune ripetizioni, in particolare l'esclamazione “frolla” e l'avverbio\aggettivo “frollamente”, che compaiono nella vicenda davvero troppe troppe volte.

Detto ciò, “Invictus” è un romanzo intrigante, nel complesso ben scritto e dotato di una degna conclusione. È divertente, in alcuni punti sinceramente commovente, affascinante e accompagnato da quel pizzico di romanticismo che arricchisce e completa ancora di più la storia... per cui, se non avete troppe pretese e amate questa tematica, non posso che consigliarvelo di cuore!