Il negozio di musica di Rachel Joyce - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo di un romanzo che è un viaggio nella musica, con la musica e per la musica: “Il negozio di musica” di Rachel Joyce, una storia autoconclusiva delicata, romantica e toccante edita Giunti.

La vicenda è ambientata nell'Inghilterra del 1988, in particolare Unity Street, un piccolo quartiere di abitanti e commercianti.
Tra essi spiccano: una fioraia, una tatuatrice, un panettiere, un negozio di articoli religiosi, uno di pompe funebri e uno di musica. Quest'ultimo in particolare ha ben due peculiarità: in primis, vende solo vinili, niente cassette e soprattutto niente CD. In secondo luogo, il proprietario, Frank - protagonista del romanzo -, ha un dono: è in grado di “leggere” le persone e di suggerire loro il titolo perfetto da ascoltare in quella determinata situazione o per quello specifico stato d'animo.

Nato e cresciuto con la musica, Frank non potrebbe immaginare la sua vita senza.

Pianoforte. Sì. Ottoni? Poteva funzionare. Voce? Forse. Qualcosa di potente e appassionato, in grado di suonare complicato e nel contempo così semplice da risultare ovvio...
Eccolo. L'aveva trovato. Sapeva di cosa avesse bisogno quell'uomo. Girò dietro al bancone e tirò fuori il disco giusto.

Un giorno, proprio davanti al suo negozio, sviene una donna che indossa un elegante cappotto verde. Sembra quasi fuori posto così ben vestita e così bella in un quartiere così sgangherato.
Quando finalmente riprende i sensi, Frank viene immediatamente risucchiato dai suoi occhi, profondi e neri come il vinile.
Ecco che, per la prima volta nella sua vita, il protagonista non sente nulla. Il suo animo si acquieta, il suo cuore scalcia, la sua mente si azzera e ciò che ne consegue è il silenzio.
La donna in questione è Ilse Brauchmann, è di origine tedesca e rappresenta agli occhi di tutti una sorta di emblema.
Cosa ci faceva di fronte al negozio di musica? Come mai è vestita così elegantemente? Da dove proviene? Perché è svenuta?

I fatti, puri e semplici, erano che un attimo prima si trovava lì, col viso pallido premuto contro la vetrina e le mani a coppa ai lati della testa, come due paraorecchie, e un attimo dopo il marciapiede parve ingoiarla.
Era scomparsa.

Nonostante le numerosissime domande che sorgono all'interno della comunità di Unity Street, Frank è certo di una cosa: deve starle lontano. Lui è un uomo single, devoto a questo status e allergico all'amore: non cambierà mai idea, di certo non a causa di una figura misteriosa che casca davanti al suo locale come una pera cotta, per poi perforarlo con uno sguardo scuro come la notte.

Tutto cambia, però, nel momento in cui Ilse Brauchmann gli chiede di impartirle delle lezioni di musica, perché lei non ne ascolta mai.
Come può una persona vivere senza di essa? Frank, titubante, spaventato ed emozionato, alla fine accetta, dando il via a una serie di incontri che cambieranno per sempre le loro vite.

Erano trascorsi anni dall'ultima volta in cui Frank si era sentito così “nudo” e leggero. Fu costretto ad appoggiarsi alla porta e a respirare profondamente.
Si chiese se stesse covando un malanno.

Purtroppo però, al di fuori della bolla che racchiuderà i loro preziosi e tanto tortuosi sentimenti, aleggeranno infiniti problemi e complicazioni. Riusciranno i due protagonisti a rimanere uniti nonostante tutto? I vinili di Frank riusciranno a contrastare e a sopravvivere all'avvento dei CD?

“Il negozio di musica” è un romanzo delizioso.
Frank è un personaggio davvero complesso: cresciuto in un ambiente piuttosto inusuale, al di là delle mancanze e dei momenti di tristezza, ha sempre avuto dalla sua parte la musica.
Questa passione e soprattutto questo amore incondizionato per essa, tramandatagli dalla madre Peg, hanno instillato in lui l'incredibile dote della comprensione altrui.

Personalmente parlando, leggendo i primi capitoli del romanzo, ho sinceramente invidiato tutti coloro che sono stati “letti” e aiutati dal protagonista. Dentro di me continuavo a pensare a quanto sarebbe stato bello avere un negoziante così al mio fianco, in particolar modo nei momenti difficili, quelli in cui sei in tempesta e nemmeno tu stesso sai davvero di cosa hai bisogno.

Frank è una persona buona, altruista e generosa. Circondato dal resto della comunità e dai suoi più cari amici, crede fermamente nel valore del piccolo quartiere di Unity Street.
Grazie a lui e ai suoi ricordi, pagina dopo pagina, il lettore avrà modo di compiere numerosi viaggi accompagnato da colonne sonore indimenticabili.

Ilse Brauchmann è una donna che emerge col tempo. È come un timido cerbiatto che resta costantemente nascosto dietro al tronco di un albero, celando così tutta la sua peculiare bellezza.
Ho sinceramente apprezzato la sua determinazione e la sua capacità di mettersi in gioco.
È un personaggio che nasconde tanti segreti, che appare quasi impossibile da leggere e che, nonostante i suoi frequenti silenzi, sembra sempre sul punto di voler dire qualcosa.

Ilse e Frank, insieme, si salveranno reciprocamente.

Mi sono piaciuti moltissimo anche: Maud, Padre Anthony e Kit, i personaggi secondari più di rilievo che avranno all'interno della storia un ruolo cruciale.

Stilisticamente parlando il romanzo si legge in maniera molto scorrevole: il ritmo è scandito da quattro sezioni che dividono la storia in altrettanti archi narrativi.
Una vicenda emozionante, sorprendente e mai statica scritta in terza persona con grande maestria e coinvolgimento.
Un finale esaustivo, romantico, indimenticabile e assolutamente commovente.

Non posso far altro che consigliarvene la lettura, soprattutto se siete come me amanti della musica!