Se i pesci guardassero le stelle di Luca Ammirati - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo di “Se i pesci guardassero le stelle” di Luca Ammirati, un romanzo che mi ha toccato doppiamente nel profondo: in primis perchè è ambientato nella “mia” splendida Liguria e, in secondo luogo, poiché condivido – o comunque ho condiviso in passato – le numerose incertezze che caratterizzano il protagonista di questa storia.

Samuele Serra è un giovane dall'animo buono e gentile che, con la sua spiccata sensibilità e la sua innata dolcezza, avvicina il lettore a comportamenti, pensieri e fragilità che solitamente non attribuiremmo ad un ragazzo della sua età.

Samu è un sognatore alla ricerca di qualcosa che dia sfogo alla sua creatività, vive vicino al mare in un palazzo antico senza ascensore e possiede un adorabile pesciolino rosso di nome Leo che considera anche il suo più caro confidente.

Tu, per dirne una, non devi vederti riflesso in uno specchio. Tu non ti devi mettere a nudo, non devi fare progetti di vita concreti, non devi essere giudicato. Non c’è nessuno che, per qualche ragione, può dirti se vai bene o non vai bene così come sei.

Più volte, infatti, nel corso della storia, il lettore avrà modo di leggere le confessioni e le riflessioni che il giovane farà a Leo, all'apparenza così felice, imperturbabile e sereno, a differenza del protagonista.

Samuele fa diversi lavori, ma nessuno lo soddisfa realmente: è sottopagato, spesso soggetto a critiche e non ha modo di emergere come vorrebbe.
Reporter e guida all'osservatorio astronomico Perinaldo di Sanremo, si sente chiuso in gabbia, vittima di una realtà che sembra volergli tarpare le ali, impedendogli così di spiccare finalmente il volo.

Mi metto a scrutare speranzoso il cielo stellato – libro fatto di storie meravigliose, casa di galassie e mondi sconosciuti, immenso palcoscenico incantato che tutti vorrebbero calcare – come se potesse rivelarmi i misteri più profondi e insondabili dell’universo.

Una sera, però, mentre sta osservando le stelle, fa capolino sulla sua strada una ragazza meravigliosa: Emma. Basta un attimo, e tra i due scatta la scintilla.
I loro sguardi si incatenano, le loro anime si sfiorano e i loro destini si intrecciano.

Una scossa, una felicità incontenibile mi inonda. Di colpo spariscono i giorni e le notti, le albe e i tramonti, il cielo, le stelle, le galassie, i pianeti e le colline sopra di noi. Spariscono il mare e le barche. Ci siamo solo noi due, io e lei.

Succede tutto in un istante. Samu ed Emma trascorrono dunque la serata insieme, tra sussurri e domande a fior di pelle, finché il giovane non si addormenta, sfinito dalla lunga giornata, mettendo fine all'idillio in cui, per quella notte, si erano rifugiati.

La mattina seguente Emma non c'è più. Casa di Samuele senza di lei è irriconoscibile: silenziosa, fredda e vuota. Ma come potrebbe mai dimenticarsi di quegli occhioni dolci e di quel sorriso malinconico?
Ecco che partirà dunque, per mano del protagonista, una ricerca disperata, un viaggio che metterà tutto in discussione.

Riuscirà Samu a rintracciare la donna che dopo avergli rubato anima e cuore è svanita nel nulla in un soffio di vento? Che ne sarà dei suoi sogni e delle sue speranze?

“Se i pesci guardassero le stelle” è un romanzo davvero suggestivo, ricco di descrizioni vivide e affascinanti. Nel corso della lettura i paesaggi della Liguria appaiono come istantanee nella mente del lettore, permettendogli di immergersi ancora di più all'interno della storia.
I luoghi, i sapori e i profumi descritti da Luca Ammirati hanno un non so ché di magico, invitante e travolgente.

Samuele è un personaggio sinceramente interessante, in grado di distruggere qualsiasi tipo di stereotipo o preconcetto. È un ragazzo vero, che si mette a nudo mostrando anche le sfumature più fragili di sé. È un inguaribile romantico, disposto addirittura a farsi chiamare folle, piuttosto che rinunciare a ciò in cui crede.

È un protagonista realistico, empatico, con il quale non si può fare a meno di entrare in connessione.
È umanamente insicuro, tormentato da mille dubbi e perplessità che potrebbero davvero affliggere ciascuno di noi almeno una volta nella vita.

«Non puoi spegnere il cielo, Samuele. I sogni non si comprano, si vincono con la determinazione e il coraggio di non lasciar perdere. Non smettere di crederci. Combatti per ciò che porti nel cuore. Perché tutto quello che resta, alla fine, è l’adorabile disordine della vita.»

“Se i pesci guardassero le stelle” è un romanzo per i sognatori, per chi non ha paura di gettare a terra le maschere, per chi crede nel destino, nelle stelle e nell'amore.
È un romanzo per chi è disposto a condividere e a concedere all'altro una seconda possibilità.
È un romanzo per tutti coloro che sanno ascoltare, per chi è disposto a lottare per le proprie ambizioni e per chi non ha paura di cadere o di spiccare finalmente il volo verso mondi nuovi.