Caro Evan Hansen di Val Emmich - Recensione

Buongiorno lettori, oggi vi parlo di una lettura molto particolare: “Caro Evan Hansen” scritto da Val Emmich, Steven Levenson, Justin Paul e Benj Pasek e pubblicato da Sperling & Kupfer.

Evan Hansen è un ragazzo timido e ansioso, incapace di compiere serenamente alcuna azione basilare e quotidiana. Vive con sua madre Heidi e non ha amici, poiché relazionarsi con le persone non è il suo forte. Per sopravvivere al suo ultimo anno di liceo, decide dunque di seguire il consiglio del suo analista di scrivere ogni giorno una lettera di incoraggiamento rivolta a sé stesso per affrontare al meglio la giornata.

“Caro Evan Hansen,
oggi sarà una giornata fantastica, ed ecco il perché.”

Purtroppo però, è proprio causa di una di queste lettere, caduta nelle mani sbagliate, che Evan si ritrova al centro di un tornado.
Quando sopraggiunge la terribile notizia del suicidio di Connor Murphy, compagno di scuola del protagonista, avviene qualcosa di altrettanto sconvolgente: uno degli scritti di Evan viene ritrovato tra le cose di Connor.

Evan Hansen dunque, incapace di dire la verità, decide di fingersi il migliore amico del defunto compagno di scuola.

“Il piano, se mai ne ho avuto uno, era di offrire ai Murphy tutta la consolazione che potevo e poi di tornarmene alla vita di sempre. Dopo quello che è successo, però, questo non mi sembra più giusto.”

Connor era un ragazzo misterioso e problematico: anche lui, come Evan, non aveva amici, in più, i rapporti con la sua famiglia erano piuttosto scarni. Di conseguenza, fingere di avere un segreto e profondo legame con lui, per Evan, non rappresenta un grosso problema.

“Se ne stanno qui a parlare di quanto contassi per loro. Di quanto comprendano il mio gesto. Di quanto provino le stesse cose che provavo io. L’isolamento, il senso d’inutilità, la solitudine. Ma come cacchio fanno a sapere come mi sentivo? Mi è toccato morire perché si accorgessero che prima ero vivo.”

Adesso che Evan è popolare e che ha aperto un sito web in onore del suo migliore amico, Zoe, sorella di Connor, inizia a notarlo. Grazie a questa bugia la vita del protagonista, come quella di molte altre persone, migliora drasticamente. I messaggi di comprensione e supporto che diffonde tramite il suo sito, ribaltano completamente la sua esistenza.

“Ecco, si tratterà di un gruppo di studenti incaricati di tener vivo il ricordo di Connor e dimostrare che anche lui… contava qualcosa. Tutti contiamo qualcosa.”

Mentre tutto sembra procedere per il meglio, però, nuovi risvolti sembrano minacciare la sua messa in scena. Evan, infatti, si ritroverà a dover fronteggiare il suo peggior nemico: sè stesso.

Cosa ne sarà di Evan? La verità verrà a galla?

“Caro Evan Hansen” è una lettura accattivante e assai piacevole. Lo stile di scrittura è scorrevole, dinamico ed in grado di rapire completamente l'attenzione del lettore dalla prima, all'ultima pagina.
Personalmente non posso negare di aver trovato il comportamento di Evan non solo deplorevole, ma anche estremamente scorretto, ma ho apprezzato moltissimo il messaggio di fondo, ovvero: quanto sia importante, soprattutto in età adolescenziale, sentirsi importanti; quanto ciascuno di noi possa sentirsi solo anche in mezzo a tanta gente; quanto la timidezza possa essere un limite ed un ingombro per chi si fa sovrastare da essa.

Entrambi i protagonisti, Evan e Connor, sono due ragazzi emarginati e chiusi in loro stessi.
Quando Connor si suicida, Evan diventa il suo migliore amico e la sua situazione sociale migliora a tal punto, da farlo diventare popolare. Essere circondato da persone che lo stimano, fa sì che il bruco diventi finalmente farfalla. Il cambiamento di Evan è strabiliante e radicale, ed è indice del fatto che subiamo costantemente l'influenza del giudizio altrui.

Un altro messaggio che trapela dalle pagine del romanzo è il fatto che vivere richiede coraggio. La staticità non porta da nessuna parte. È troppo facile incolpare gli altri e puntare il dito, quando noi per primi non facciamo altro che relegarci in un angolo.

“Caro Evan Hansen” è un romanzo in grado di far riflettere a fondo i suoi lettori. È una storia che necessita un certo grado di maturità e consapevolezza, che mi sento di consigliare in particolar modo a tutti coloro che hanno una mente aperta e comprensiva.