Ci rivediamo a casa di Valentina Sagnibene - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo di un romanzo che profuma di nostalgia e cose non dette, ovvero: “Ci rivediamo a casa” di Valentina Sagnibene, autrice che avevo già avuto modo di conoscere grazie al suo precedente romanzo edito Giunti Editore intitolato “Tutto quello che non mi aspettavo”.

Se c'è una cosa che adoro in una storia, è proprio avere la possibilità di scoprire ogni sfaccettatura di un personaggio con calma, pagina dopo pagina, confessione dopo confessione... e le protagoniste di “Ci rivediamo a casa” rientrano perfettamente in questa descrizione, Teresa in particolar modo.

Che la vita è fatta di cambiamenti, Rachele. E che è legittimo averne paura ma... non ci si può chiudere da qualche parte, lasciando che le cose vadano avanti senza di noi.

Quest'ultima è, apparentemente, l'anima della festa: bellissima, estroversa, social e circondata da amiche altrettanto cool, cosa potrebbe desiderare di più?

Rachele invece è introversa, al pari di un timoroso riccio: trascorre le sue giornate a lavorare nella bottega del nonno Antonio, lontana dalla tecnologia, ascoltando canzoni commoventi ed indossando vestiti sempre troppo grandi.

“Cerchiamo tutti di scegliere ciò che ci rende felici, giusto? Però una cosa te la devo dire, tesoro. Se non guardi avanti, non capirai mai di cosa si tratta.”

Possibile che due temperamenti così diversi possano davvero andare d'accordo? Ovviamente no!
Il primo incontro tra le due ragazze, infatti, sarà un vero e proprio flop. Non appena Teresa metterà piede nel negozio di Rachele, l'aria diventerà elettrica e soffocante.

Perché mai dovrebbero dunque avvicinarsi l'un l'altra? Perché il destino tesse i fili delle nostre vite con abile maestria, conscio di ciò che abbiamo bisogno ancor prima che noi stessi ce ne rendiamo conto.
Teresa, a corto di soldi, non potrà far altro che chiedere aiuto a Rachele, la quale, attualmente sola, non potrà far altro che accettare la sua richiesta. Come andrà a finire?

“Ci rivediamo a casa” è un romanzo di per sé semplice, ma coinvolgente ed emozionante.
Al di là dell'apparente elemento comune degli “opposti che si attraggono”, si cela un mondo di segreti, demoni e ricordi.
Ho apprezzato moltissimo il fatto che Valentina Sagnibene abbia evidenziato quanto sia importante andare oltre a ciò che vediamo in superficie. Come facciamo a sapere se una persona è realmente ciò che dice di essere se non ci prendiamo la briga di indagare un pochino più a fondo?

Purtroppo ormai, nella “fredda” e distaccata realtà attuale, sono minime le persone che si impegnano a comprendere cosa di cela al di là della maschera. E se dietro ad essa si nascondesse un mondo bellissimo?

Sono le lanterne a reclamare il ruolo da protagoniste: incantevoli come solo gli oggetti modellati con amore e pazienza possono essere, rispondono del fascino insito in tutto ciò che si cela al suo interno speranze, desideri, storie da raccontare.

Ho inoltre adorato uno degli elementi chiave della vicenda: le lanterne. In primis come oggetto – originale, tra l'altro – e subito dopo per il loro significato, la loro storia: toccante e travolgente.

“Ci rivediamo a casa” è un romanzo commovente, in cui ciascuno di noi si più rispecchiare almeno un pochino. Personalmente parlando, credo proprio di essere più simile a Rachele, che a Teresa, ma ammetto di aver trovato qualche sfumatura di me anche in lei.

Tutti i personaggi sono ben descritti, non solo quelli principali. Tra i secondari non posso negare di aver amato follemente Elvira, che donna!

“Ci rivediamo a casa” induce alla riflessione e ti lascia nel cuore numerosi insegnamenti: primo fra tutti che molto spesso “casa” si cela proprio dove non ti aspetti.