L'uomo dei sussurri di Alex North - Recensione

Cari lettori, il blog riapre oggi – finalmente – dopo un mesetto di ferie, con la recensione di un thriller che mi ha tenuta incollata alle pagine dall'inizio alla fine.

“Se una porta semiaperta lascerai, presto i sussurri sentirai. Se fuori da solo giocherai, presto a casa più non tornerai. Se la finestra aperta lascerai, sul vetro bussar lo sentirai. Se solo e triste ti sembra di stare, l’Uomo dei Sussurri vedrai arrivare.”

Alex North, con il suo romanzo d'esordio “L'uomo dei sussurri” edito Mondadori, è stato in grado di creare un intreccio tremendamente inquietante, affascinante, articolato e mai scontato!

Devastato dalla perdita della donna che amava, Tom Kennedy decide di ricominciare da zero insieme al figlioletto Jake a Featherbank.
Featherbank è una cittadina apparentemente tranquilla che però nasconde dei segreti: un passato di atrocità e tragedie destinate, ahimè, a ripetersi.

Un giorno, infatti, sotto agli occhi del vecchio detective Pete Willis, scompare un bambino. Possibile che sia tornato? Le prove riconducono allo stile di un serial killer di venti anni addietro, Frank Carter, colui che rapì e uccise cinque bimbi innocenti, un mostro soprannominato “L'uomo dei sussurri” a causa del modus operandi che utilizzava per adescare le sue prede.

Eppure il mondo oscuro lì sotto sembrava completamente deserto. Non che potesse darlo per certo, non attraverso un semplice ragionamento. Ma l'istinto diceva a Pete che Neil Spencer non si trovava lì.
E che forse non l'avrebbero trovato da nessuna parte.

Qualcosa però non quadra. Ci sono delle sottili differenze nella modalità di cattura e un fatto che non può essere ignorato: Carter è attualmente in carcere.
Che si tratti di un emulatore? Di un complice? Questa pista era stata presa seriamente in considerazione dal detective Willis anche vent'anni prima, soprattutto perchè il cadavere di una delle cinque vittime non è mai stato ritrovato.

In concomitanza a questo evento Tom e Jake cercano di ambientarsi il più possibile, ma con difficoltà. Jake è un bambino introverso, silenzioso e difficile da capire, che trascorre il suo tempo disegnando in solitudine e parlando con la sua amica immaginaria.
Tom non sa più cosa fare, come comportarsi o approcciarsi a lui. È sempre stata sua moglie ad occuparsi di Jake, lei non aveva alcuna difficoltà ad accudirlo, amarlo e comprenderlo...

I dubbi proseguono altalenanti finché non iniziano a succedere cose strane: voci, sussurri, uomini che compaiono all'improvviso fuori dalla loro casa. Cosa sta succedendo? Che Jake sia la prossima vittima?

Crac.
Un rumore sopra di me, il suono di un singolo passo. Guardai in alto. La stanza di Jake si trovava direttamente sopra la mia testa, ma l'avevo lasciato che giocava in salotto, mentre sistemavo la libreria e aprivo i pacchi.

L'uomo dei sussurri è un romanzo che parte in quarta e che procede allo stesso ritmo fino all'ultima riga. Incalzante e coinvolgente, personalmente non sono riuscita a smettere di leggerlo, curiosa com'ero di scoprire la verità.

Ho apprezzato moltissimo non solo la dinamicità, ma anche e soprattutto gli intrecci inaspettati. Uno degli elementi più affascinanti di questo romanzo è proprio il fatto che Alex North non fa altro che sorprenderti e depistarti. Intuire il finale ed indovinare il nome del colpevole sarà un'impresa assai ardua. Chi di voi ci riuscirà?

I POV alternati permettono di vivere la storia a trecentosessanta gradi, di notare e assimilare ogni piccola sfumatura ed esperienza dei vari personaggi. Intriganti anche l'analisi del rapporto padre-figlio, non sempre semplice e “intuitivo” e il costante elemento di mistero che permea il romanzo.

L'hanno trovato papà?
Mi avvicinai a lui e mi inginocchiai. “Sì. Hanno trovato l'uomo che è venuto a casa nostra.”
“Non intendevo lui.”
Il ragazzino nel pavimento.

Se siete alla ricerca di un titolo accattivante, ben strutturato e discretamente inquietante, L'uomo dei sussurri fa decisamente al caso vostro!