La mia fantastica vacanza in Spagna di Karen Swan - Recensione

Cari lettori, oggi vi parlo dell'ultimo romanzo di Karen Swan intitolato: “La mia fantastica vacanza in Spagna” edito Newton Compton Editori. Una lettura di appena 134 pagine che si divide in due archi temporali: il presente e il 1936.

Nel 1936 la situazione politica in Spagna non è delle migliori: i cittadini sono divisi in due fazioni ed è in atto una rivolta civile. La protagonista di questo periodo è Nenè Mendoza, una giovane nata da una famiglia ricca e potente, con la quale però non riesce proprio ad andare d'accordo.
Tra Nenè e i suoi genitori c'è una discrepanza di valori e ideali così assordante, da rendere quasi impossibile la convivenza. Tale situazione la porterà dunque a prendere strade diverse, e talvolta rischiose, rispetto a quelle che la sua famiglia avrebbe voluto per lei.

“Quella scena sembrava una natura morta dipinta da un anziano maestro. Raccontava una storia: un uccello ucciso solamente per consumare l’ ultimo proiettile, un uomo ammazzato perché si era azzardato a dire la sua. E capì che la santità della vita non significava nulla per la sua famiglia. Contavano solo i soldi, il potere, l’influenza. E se qualcuno osava mettergli i bastoni tra le ruote… poteva chiedere aiuto solo a Dio.”

Nel presente invece troviamo Charlotte Fairfax, consulente e coach finanziaria di un'importante banca inglese.
Charlotte, devota al lavoro e femminista nata, si ritroverà a costretta a prendere un volo per la Spagna pochi giorni prima del suo matrimonio per incontrarsi con Mateo Mendoza, figlio di Carlos Mendoza, uno dei suoi più importanti clienti.
Carlos gravemente malato, ha lasciato disposizione ai suoi avvocati che alla sua morte vengano trasferiti più di mezzo milione di euro sul conto di Marina Quincy. Il compito della protagonista sarà dunque capire chi sia questa donna e fare in modo che rifiuti la donazione per una somma di denaro più bassa.

“Ha fatto in modo che la storia fosse rivista e ripulita negli interessi dei fascisti. Quella che viene tramandata è solo una versione dei fatti ridotta, raccontata da una visuale di parte. Non conosciamo il quadro

Dopo qualche giorno in Spagna e dopo un primo incontro con la giovane Marina, alcune cose però non tornano. La ragazza non ha idea di chi sia Carlos Mendoza, se non per quello che si legge di lui sui giornali.

Che ci sia stato un errore di persona? Perché mai Carlos Mendoza vorrebbe donare tutti questi soldi ad una perfetta sconosciuta?

“La mia fantastica vacanza in Spagna” non è stata una lettura facile, ma ne ho apprezzato molto la trama. Personalmente, per come è stata sviluppata, l'ho trovata molto intuitiva e poco appassionante, ma con un ottimo potenziale.
La caratterizzazione dei personaggi è pressoché assente e i rapporti che si creano capitolo dopo capitolo piuttosto superficiali.
A parer mio la scrittrice avrebbe potuto osare di più, inserendo maggiore sentimento e meno spiegazioni (soprattutto quelle inerenti il lavoro di Charlotte).

Ogni argomento trattato è poco approfondito e lasciato in sospeso... È la prima volta che mi capita di concludere la lettura di un romanzo autoconclusivo con un tale senso di incompletezza.

E’ un libro che purtroppo non mi sento di consigliare se non per la trama, che di base resta comunque accattivante.