Buongiorno lettori, oggi vi parlo di “Fidanzati dell’Inverno”, primo volume della saga “L’attraversaspecchi” di Chirstelle Dabos pubblicata in Italia da Edizioni e/o.
Parto col dirvi che, nonostante io sia al terzo libro, non ho ancora ben inquadrato il genere esatto di questa saga. Ambientazione, personaggi e avvenimenti si trovano in uno strano equilibrio tra uno scenario post-apocalittico, distopico e fantasy, con qualche sfumatura di Steampunk e belle époque.
La protagonista, Ofelia, vive su un’arca, ovvero un’isola di terra volante, esistono ventuno arche, Questi piccoli “stati indipendenti” si differenziano tra di loro per usi e costumi, ma soprattutto per diversi spiriti di famiglia da cui tutti i cittadini dell’arca discendono e da cui ereditano il potere.
“Gli scrupoli erano importanti, anche più importanti delle sue mani. «Attraversare gli specchi significa affrontare se stessi» aveva detto il prozio al momento degli addii. Finché avesse avuto scrupoli, finché avesse agito “d’accordo con la propria coscienza, finché fosse stata capace di guardarsi allo specchio ogni mattina, Ofelia non sarebbe appartenuta ad altri che a se stessa.
“Ecco cosa sono, prima di essere un paio di mani” concluse ritirando le dita. “Sono un’Attraversaspecchi”.
Ofelia vive ad Anima, dove lo spirito di famiglia è Artemide e dove il potere familiare è l’animismo: la capacità di animare gli oggetti - ogni discendente ha un sottogenere del potere che varia dall'aggiustarli, al trasmutarli, al rinnovarli e al leggerli.
La nostra protagonista è una lettrice, con un semplice tocco delle dita riesce a sentire la storia dell’oggetto, una sorta di ricostruzione della memoria dell’oggetto attraverso i pensieri di chi lo ha toccato fino a risalire al suo creatore, ma è anche un’attraversaspecchi.
“Attraversare gli specchi richiede confrontarsi con se stessi. Hai bisogno di coraggio, sai, per guardarti dritto negli occhi, per vedere te stesso per come sei, per immergerti nel tuo riflesso. Quelli che nascondono i loro volti, quelli che mentono a se stessi, quelli che si vedono meglio di loro, non saranno mai in grado. Quindi credimi, non correre sui marciapiedi! "
Dopo aver letto varie considerazioni a proposito dalla protagonista mi aspettavo una goffaggine imbarazzante e una damigella costantemente pericolo ma, fortunatamente, così non è stato. Ofelia è un personaggio forte. È consapevole di ciò che fa e di quello a cui va incontro, non si aspetta l’amore né lo cerca, è estremamente schietta ed onesta. Spesso silenziosa, ma che sa sempre cosa dire al momento giusto, è al contempo intelligente e coraggiosa.
“Leggere un oggetto significa dimenticare un po 'se stessi per fare posto al passato di un altro, mentre attraversare gli specchi significa affrontare se stessi. Ci vuole fegato per guardarsi negli occhi, vedersi per ciò che si è, immergersi nel proprio riflesso. Quelli che si mettono un velo davanti alla faccia, che mentono a se stessi e si vedono migliori di ciò che sono non ce la faranno mai. Credimi, non è cosa da tutti! "
La storia inizia quando Ofelia viene promessa in sposa ad un uomo di un’altra arca. Il suo fidanzato, Thorne, alto, biondo e spigoloso - sia nel carattere che nell’aspetto - vive a Polo, un posto molto diverso da Anima, qui nulla è come sembra e ogni cosa è apparenza, nessuno dice ciò che pensa e ciascun posto è palco per uno spettacolo.
“L'elevazione in cielo della Citaceleste, le correnti d'aria per le slitte trainate dai cani, le distorsioni dello spazio, le stanze blindate, il concetto delle clessidre: non c'era niente qui che non portasse il suo marchio di fabbrica.”
Che ne sarà di Ofelia? Riuscirà a integrarsi nell’aristocrazia di Polo, dove tutti sembrano odiare il suo fidanzato e di conseguenza anche lei? Morirà prima per il freddo o per le prove che dovrà sopportare? Cosa nasconde Thorne? Perché i capi famiglia hanno insistito per queste nozze?
Da questa trama in apparenza estremamente semplice, si sviluppa la storia della protagonista. Mentre si legge questo libro, la senzazione é quella di essere stati trasportati nel mondo di Alice nel paese delle meraviglie, grazie ai personaggi originali e quasi per nulla stereotipati rappresentati a 360 gradi (basta pensare ad Archibald o a Rosaline, personaggi secondari, ma incredibili).
"Non erano stati soltanto gli altri, era stata lei, Ofelia, a costruirsi un'identità intorno alle proprie mani, era stata lei a decidere che non sarebbe mai stata altro che una lettrice, una conservatrice murale, una creatura più adatta alla compagnia degli oggetti che a quella degli esseri umani. Leggere era sempre stata una passione, ma da quando in qua una vita si fondava esclusivamente sulle passioni?"
Li ho amati tutti e, nonostante la storia d’amore tra i due protagonisti sia in questo primo libro praticamente inesistente, non ho potuto fare a meno di “shippare” Ofelia e Thorne.
Ho amato alla follia Thorne pur non essendo il mio tipico personaggio maschile preferito, è un ragazzo onesto costretto a vivere in un arca pregna di ipocrisia e corruzione. È privo dell’arte della parola, ma è cauto, intelligente e dalla forza inaudita.
Il suo potere sono gli artigli, invisibili ma in grado di uccidere e torturare. A questa abilità se ne aggiunge un'altra: la sua memoria ferrea - riesce infatti a ricordare ogni cosa senza la minima difficoltà.
"A forza di vedere illusioni aveva perso le proprie, e andava bene così. Quando le illusioni spariscono rimane solo la verità. I suoi occhi si sarebbero rivolti meno verso l'interno e più sul mondo. Avevano ancora molto da vedere e da imparare"
Thorne è un personaggio distaccato, freddo, calcolatore, odiato e ripudiato da tutta la società... eppure non ho potuto fare a meno di amarlo. Di solito tendo a personaggi maschili tipo Archibald: con la battuta sempre pronta, sicuri di sé e ironici, mai zitti e bellissimi.
Thorne è l’esatto opposto eppure sono caduta ai suoi piedi già nelle prime pagine.
A tutto ciò si aggiunge uno stile che a molti è sembrato lento, ma che a me ha dato l'impressione opposta. Ho divorato il libro in pochissimi giorni, ho amato i dialoghi e il ritmo incalzante che ti catapulta in questo mondo di cui vi sarete irrimediabilmente innamorati a fine lettura.
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