Life is love di Claire Contreras - Recensione

“Il primo ragazzo di cui mi sono innamorata mi intratteneva con racconti di re e regine, di guerre e di pace, e di come un giorno sperava di trovare una ragazza per la quale diventare un cavaliere dalla lucente armatura. […] Mi ha insegnato cosa si prova a essere accarezzate e baciate con passione. In seguito mi ha anche insegnato il dolore che si prova quando si perde una persona a cui si vuole bene. L’unica cosa che ha dimenticato di insegnarmi, dopo aver spezzato l’ultimo frammento rimasto del mio cuore, è stata come affrontare questo dolore che mi stringe il petto."

Pur essendo giovane, Estelle è stata già messa a dura prova dalla vita. Dopo che il suo cuore è stato frantumato in mille pezzi dall'unico ragazzo per cui provasse davvero qualcosa, l'amore ha bussato nuovamente alla sua porta con il nome di Waytt. Più grande di lei di una decina d'anni l'ha cambiata completamente, non solo per quanto riguarda l'aspetto esteriore, obbligandola ad utilizzare un certo tipo di abbigliamento o di trucco, ma anche caratterialmente.
Elle cresce con lui, matura molto al suo fianco. Vanno presto a convivere e insieme decidono di condividere anche la loro più grande passione: l'arte, in tutte le sue forme. Aprono quindi una galleria in cui Waytt espone i suoi quadri e Estelle alcune delle sue preziose sculture.
La protagonista infatti è specializzata nella creazione di meravigliosi e lucenti cuori caleidoscopici, creati pezzo dopo pezzo con piccoli frammenti di vetro.
Questa particolare scelta però non è casuale. Elle ha iniziato a creare proprio questa forma per un motivo particolare. Motivo che riguarda il ragazzo che alcuni anni prima le ha rubato il cuore per poi distruggerlo senza pietà: Oliver.

«Non sono cuori infranti, sono cuori caleidoscopici», lo correggo.
«E che differenza fa? Sono fatti comunque di frammenti».
[…] «La differenza è che sono già rotti, ma io utilizzo i pezzi per ricostruirli. La differenza è che al cuore viene data una seconda occasione; forse si spezzerà di nuovo, ma visto che è già in frammenti, è possibile che la prossima volta si faccia meno male».

La sfortuna però torna a far capolino nella vita di Estelle. Waytt, in seguito ad un attacco cardiaco, muore. Estelle è devastata, non riesce a far fronte alla perdita, soprattutto perché ogni cosa sa di lui.
In accordo con la madre di Waytt decide quindi, a distanza di un anno di tempo dalla sua morte, di vendere la loro casa.
Elle deve ricominciare a vivere completamente e per farlo è necessario dire addio a questo “grosso peso”, importante collegamento con l'ormai defunto fidanzato. E' giunto per lei il momento di liberarsi dalla costrizione della catena che fino ad ora la teneva ancorata a terra, per poter piano piano spiccare nuovamente il volo.

Decide quindi di andare a vivere a casa di suo fratello Vic, con il quale ha un bellissimo rapporto. Tra i due la convivenza va a gonfie vele, se non fosse per gli amici di Vic, che circolano spesso in casa sua.
Il problema principale, infatti, è che tra loro c'è Oliver, l'adolescente ormai cresciuto che ha spezzato il cuore della protagonista e con il quale ora deve costantemente fare i conti.
Non solo per via della sua costante presenza in casa, ma anche perché Estelle accetta di andare ad aiutare Oliver nel reparto pediatrico in cui lavora, con lo scopo di intrattenere i bimbi malati con la sua arte.
Elle adora i bambini. Nonostante Waytt non ne abbia mai voluti, lei ha da sempre avuto una predisposizione naturale nei loro confronti. E se ne accorge ben presto anche Oliver.

«Ti ho vista insegnare loro a dipingere – insegnare loro a realizzare qualcosa con le mani, a impiegare il loro tempo – e il modo in cui li guardi…». Oliver fa una pausa, sospira e mi guarda con quegli occhi sempreverdi che brillano come se io fossi tutto il suo mondo. «Sai cosa ho pensato? Ho pensato “io voglio avere dei figli con quella ragazza”, perché ogni bambino merita di essere guardato a quel modo. Tutti meritano di sentirsi importanti».

Nonostante Estelle cerchi in tutti i modi di negare l'attrazione nei confronti di Oliver, pagina dopo pagina, il lettore non può fare a meno di notare quanto il suo cuore sia ancora carico di sentimenti nei suoi confronti. E viceversa.
Oliver è cresciuto, è cambiato ed è maturato molto. Ha pagato le conseguenze delle sue azioni ed ora è pronto a tutto pur di farsi perdonare da Elle.
Purtroppo però la strada non sarà affatto facile. Oltre al timore di Estelle nel lasciarsi nuovamente sopraffare da Oliver e di finire con il cuore spezzato come successe in passato, deve anche fare i conti con il fantasma di Waytt.
La protagonista si ritrova di fronte ad un bivio: riprovare a costruire qualcosa con Oliver o lasciar perdere tutto e continuare la sua vita in solitudine. Se da una parte la prima opzione si presenta come rischiosa, ma estremamente allettante, dall'altra la sola idea di realizzare qualcosa di concreto con lui la fa sentire in difetto, come se stesse tradendo Waytt, la loro storia e il loro amore.

Inoltre c'è anche il problema di Vic, suo fratello, il quale non ha mai saputo nulla della storia passata tra i protagonisti e che si è sempre premurato di sottolineare che la sua sorellina non dovrà mai essere nemmeno sfiorata da nessuno dei suoi amici, perché non sono degni di lei.

Grazie ad alcuni pov narrati dal punto di vista di Oliver, il lettore ha modo di scoprire qualcosa in più su di lui. Così facendo, vengono inoltre giustificate e comprese appieno tutte le scelte da lui compiute, non solo da adolescente, ma anche da adulto. Il frantumarsi dell'idillio della sua famiglia lo ha segnato nel profondo, tormentandolo e confondendolo. Portandolo a compiere azioni di cui si pentirà amaramente.

Questo romanzo è molto dolce e ricco di passione. A tratti commovente, soprattutto nella prima parte, diventerà poi anche divertente e estremamente ironico.

«Perché lo hai fatto? Prendere il posto di Marlon. Voglio dire, a parte per agire da fratello maggiore iperprotettivo».
[…]«Elle, sono seduto a letto con te, praticamente nudo, che cerco con tutte le forze di non farmelo venire duro perché abbiamo una spettatrice, ma come puoi vedere non ci sto riuscendo». Guardo in basso, naturalmente, e rimango a bocca aperta vedendo il grande rigonfiamento nei suoi boxer. «Già. Quindi mi pare ovvio che non ti considero come una sorella minore. Non riesco a credere che tu abbia anche solo…», poi lascia sfumare la frase sbuffando.

Allo stesso tempo è una storia che decanta la speranza e la rinascita. È un inno alle seconde possibilità, al fatto che le persone spesso cambiano e maturano, in meglio. È un incitamento al non perdere mai il sorriso o la voglia di vivere.

L'autrice mette inoltre in luce un aspetto molto importante: che spesso, nell'arco della vita di una persona, questa possa venire a contatto con diversi tipi di amore. Vi è l'amore travolgente e passionale, che ti inghiotte come un'onda altissima, senza lasciarti via di fuga. Vi è l'amore dolce e platonico, simile alla carezza di una piuma. Vi è l'amore di circostanza, che compare in un determinato momento proprio quando hai bisogno di colmare dei vuoti o di ritrovare te stessa. Insomma, potrei andare avanti all'infinito. Il punto è... quale tipo di amore rappresenta rispettivamente Waytt e Oliver per la protagonista?

Lo stile è dinamico e scorrevole agevola la lettura del romanzo, tenendo incollato il lettore fino all'ultima pagina.

Riuscirà Oliver a farsi perdonare e ad ottenere finalmente il suo lieto fine?
E Estelle troverà il modo di mettere a tacere i demoni del passato e il fantasma del suo amore perduto?

Non vi resta che leggerlo e scoprirlo!