Oggi vi parlo del primo libro della "Captive Series": Dark Blue.
Il romanzo si presenta bene, la trama appare avvincente, ricca di suspance e i personaggi sono ben strutturati, ma purtroppo l'apparenza non sempre coincide con la sostanza.
Livvie è una ragazza americana che frequenta l'ultimo anno delle superiori e che è imprigionata in una sorta di gabbia invisibile. La sua vita infatti è tutto fuorchè felice e spensierata. Vive con la madre, con la quale ha un pessimo rapporto, con i suoi fratelli e sorelle e da anni non ha rapporti con il padre.
Per sopperire al rapporto disastroso e distaccato che ha con la madre, Livvie dedica anima e corpo alla cura dei suoi fratelli minori e cerca di compiacerla il più possibile ad esempio indossando sempre abiti larghi e sformati in modo da non apparire come la "ragazza facile" che la madre crede che sia.
"Comportati da puttana e sarai trattata come tale. Queste furono le sole parole che riuscì a dirmi."
"Mia madre non mi perdonò mai. Smise di interessarsi a me, concentrandosi sui miei fratelli e sulle mie sorelle...soprattutto sui miei fratelli. Ero come un fantasma a casa di mia madre. Ero lì, ma non c'ero davvero."
Il protagonista maschile della vicenda è Caleb. Anche lui ha vissuto un'infanzia traumatica: non ricorda nè di avere avuto una madre, nè il suo nome ed è stato cresciuto ed educato da uno spregevole "padrone" che lo maltrattava e picchiava costantemente. La sua vita perà migliora nel momento in cui Rafiq lo compra dal suo padrone e Caleb, riconoscente di averlo salvato, lo supporta e aiuta nel suo folle e vendicativo piano.
"Caleb avrebbe potuto avere una madre, là fuori, e stando alle parole di quella ragazza, lei avrebbe potuto sentire la sua mancanza. Perchè non riusciva a ricordarla? Sentì da qualche parte, molto distante, che un tempo l'aveva...amata? Ma ora quando pensava a lei non provava nulla. Era...spiacevole."
Con scopo di capire meglio la vicenda, occorre approfondire un pochino le notizie in merito a Rafiq. Quest'ultimo è cresciuto in zona di guerra. Guerra che lo costringerà ad abbandonare la mamma e la sorella a casa e che stravolgerà completamente la sua vita. Al suo rientro, infatti, verrà a conoscenza della tragedia che ha colpito la sua famiglia. Un ricco mafioso russo, dopo poco la sua partenza, ha preso di mira la sorella, conquistandola e vendendola come schiava di piacere, mentre la madre è stata freddamente assassinata.
Rafiq da quel momento in po' ha un unico scopo: uccidere chi ha sterminato la sua famiglia. Per portare a compimento il suo obiettivo, però, avrà bisogno dell'aiuto di Caleb. Insieme escogitano un piano che consiste nel rapire una ragazza americana e venderla al mafioso in questione, in modo tale da arrivargli così vicino da riuscire ad eliminarlo. La sfortunata in questione sarà proprio Livvie, la quale dovrà sopportare un intenso programma di "addestramento" che porterà alla sua sottomissione.
Ma degli avvenimenti stravolgeranno i piani dei protagonisti e faranno venire a galla i sentimenti che fino a quel momento avevano represso, complicando non poco la situazione.
"Ora giaceva sul letto accanto a lei, stringendola come un amante, odorando i suoi maledetti capelli e accarezzandole il braccio. Peggio, non pensava di potersi fermare. Non voleva fermarsi. Avvolse il braccio attorno alla sua vita e la attirò a sè."
Accetterà Livvie la sua nuova condizione di "schiava del piacere"? Caleb riuscirà a fare i conti con i suoi sentimenti? Riusciranno nei loro intenti ed otterranno finalmente la tanto desiderata vendetta?
Il romanzo presentato in questo modo sembra stupefacente, ricco di colpi di scena, a tratti romantico e con un pizzico di erotismo. Mi duole dirvi che in realtà è l'esatto opposto. Ho trovato la storia non troppo scorrevole e, dal momento che è scritto in terza persona con POV alternati, a tratti è anche poco chiaro. La vicenda poteva essere sviluppata meglio ed inoltre, non so se per un problema di stesura o di traduzione non molto curata, alcuni punti sono poco piacevoli da leggere poichè molto volgari. L'eccessiva necessità di descrivere i luoghi circostanti e il continuo perdersi dei protagonisti nei meandri del loro passato rendono il romanzo noioso e a tratti monotono. L'idea di fondo è intrigante, ho apprezzato le problematiche dei personaggi, ma nel complesso il libro non mi è piaciuto.
Aspetterò il seguito con la speranza che sia migliore, così da ricredermi.
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