Neve come cenere di Sara Raasch - Recensione

Miei cari lettori oggi vi parlo di “Neve come cenere” di Sara Raasch, il primo romanzo della trilogia Snow like Ashes.

Per farvi comprendere meglio lo svolgersi delle vicende ritengo necessario fare una piccola premessa: l'ambientazione è inventata e, in questa storia in particolare piuttosto complessa, per cui prima di tutto vi spiegherò in breve l'assetto geografico.
Le vicende avvengono a Primoria, costituita principalmente da otto Regni: i quattro Regni del Ritmo e i quattro Regni delle Stagioni. Quest'ultimi ricalcano proprio i reali cicli delle stagioni: Estate che ha come capitale Juli, Autunno che ha come capitale Oktuber, Inverno che ha come capitale Jannuari ed infine Primavera che ha come capitale Abril.

La protagonista del romanzo è Meira, una Inverniana rimasta orfana che, nel corso della storia, cercherà di dare un senso alla sua esistenza, ritrovando sé stessa, e di guadagnarsi una posizione facendo di tutto per aiutare ciò che resta del suo popolo.
Inverno, quando Meira era molto piccola, è stato conquistato e la sua regina, Hannah, uccisa.

Era stimata per le sue opinioni e per la sua intelligenza, del resto sotto la guida di Hannah nessuna donna veniva sminuita.

Gli Inverniani sopravvissuti sono stati portati via dai conquistatori e trascinati nei campi di lavoro in assoluta schiavitù.

Dal giorno della disfatta sono passati ormai sedici anni e gli Inverniani tutt'ora vivi che sono riusciti a sfuggire al nemico sono davvero pochissimi, appena in otto.
Tra essi c'è appunto Meira, l'uomo che l'ha cresciuta, Sire, insieme a sua moglie Alysson e Mather, il figlio della regina.

Sire, insieme ai suoi compagni, ha con tutte le sue forze cercato un modo per riconquistare Inverno e per liberare gli schiavi, ma fino ad oggi ogni ipotesi si è mostrata vana.
Al momento della caduta del regno degli Inverniani infatti è stato rubato loro e distrutto in due parti il Retaggio reale, un oggetto contenente una grande quantità di magia che veniva utilizzata dalla sovrana per aiutare il proprio popolo. Ciascun Regno ne possiede uno e da sempre esso viene utilizzato a fin di bene dal proprio Re o Regina per sostenere e proteggere i rispettivi cittadini.

Gli Inverniani quindi partono doppiamente svantaggiati poiché, oltre ad aver perso il proprio regno, la propria regina e la propria libertà, sono anche stati privati del proprio Retaggio.

Sulla base di queste premesse avrà luce lo sviluppo delle vicende.
Meira insieme ai suoi compagni cercherà in tutti i modi di ritornare in possesso del Retaggio e di riconquistare quella che è sempre stata la loro casa.

Saranno anche pochi, ridotti in schiavitù, ma vale la pena di lottare per loro. Queste persone sono Inverno, sono frammenti della vita che dovremmo vivere: loro meritano, tutti meritiamo, una vita vera, un regno vero.

In questo romanzo sono presenti numerosissimi elementi: magia, fantasia, romanticismo, azione.
Meira è da sempre innamorata del Principe Mather, suo miglior amico e compagno di avventure. Sono cresciuti fianco a fianco, ma nonostante ciò lei ha costantemente provato una sorta di senso di inadeguatezza, non sentendosi mai totalmente all'altezza di lui e del suo amore. Lei è una semplice orfana che non riesce nemmeno a ricordare il viso dei suoi genitori, mentre lui è il futuro Re di Inverno.

Esilarante, vostra altezza.”
Il volto di Mather è contratto e so che è a causa del titolo che ho usato. Il titolo che devo usare. Quelle due parole, vostra altezza, sono il cuneo che ci tiene alla giusta distanza, io, un'orfana in corso di addestramento come soldato e lui, che un giorno sarà il nostro re. Non conta quanto cupa sia la situazione attuale, o il fatto che siamo cresciuti insieme, o che il suo sorriso mi dia un fremito, lui resta lui e io resto io e sì, un giorno dovrà avere un'erede femmina, ma con una vera signora, una duchessa o una principessa, non la ragazza che si allena con lui.

Numerosi saranno i colpi di scena, soprattutto nella seconda metà del romanzo, che ribalteranno totalmente la situazione. Crolleranno certezze, sorgeranno dubbi e verrà a galla un passato ormai dimenticato e nascosto sotto strati di polvere.

Riuscirà Meira insieme a Mather ed ai loro compagni a riprendersi tutto ciò che gli è stato portato via? Allo stesso tempo riuscirà a ritrovare sé stessa?

Questo romanzo mi ha fatto riflettere molto. Sebbene molteplici elementi siano interessanti e ben strutturati, a mio parere ci sono anche altrettante note negative.
Innanzitutto sin dalla prima pagina vengono fornite così tante informazioni da mandare il lettore completamente in confusione. L'assetto di Primoria, le dinamiche dei Retaggi, le informazioni sui Regni sono troppe e premature. Non si riesce nemmeno ad entrare nell'ottica delle vicende che chi sta leggendo ha già la mente che scoppia per le troppe nozioni apprese.
Diciamo che questo primo fatto probabilmente sarebbe risultato meno gravoso, in parte, se la Mondadori non avesse omesso la cartina di Primoria che è invece presente nel romanzo in lingua originale.

In più “Neve come cenere” è un libro molto descrittivo, anche troppo. A causa di ciò le pagine scorrono lente per almeno metà romanzo, personalmente ho davvero fatto fatica a proseguire. Fortunatamente nella seconda parte le vicende diventano più dinamiche e il finale è tremendamente coinvolgente. Diciamo che è stato proprio quest'ultimo a risollevare la mia opinione conclusiva su questo libro, incuriosendomi a tal punto da desiderare di leggere il sequel al più presto.

Per terminare non posso fare altro che sottolineare i precedenti avvertimenti per coloro che decideranno di leggere questo romanzo, incoraggiandoli a non demordere perchè andando avanti migliora notevolmente.

Per gli amanti delle descrizioni minuziose e al dettaglio questo libro fa decisamente al caso vostro!
Io mi limiterò ad aspettare con ansia l'uscita del seguito nella speranza che ricalchi l'orma travolgente e scorrevole del finale delle vicende.

Un giorno non saremo più soltanto parole nel buio.