Apri gli occhi e comincia ad amare di Elle Eloise - Recensione

Buongiorno lettori, oggi vi parlo del primo romanzo della serie How to Disapper Completey edito Delrai Edizioni: “Apri gli occhi e comincia ad amare” di Elle Eloise.

La protagonista di questo romanzo è Sara Nova, una ragazza dallo stile punk, dall'aria pittoresca e tenebrosa allo stesso tempo, che si veste sempre ed unicamente di nero. L'unico sprazzo di vivacità in quell'insieme di tenebre è la sua frangetta che, al di là di quello che ci si potrebbe immaginare, è di un delicato color lilla.
All'inizio della vicenda troviamo la protagonista persa nei ricordi, nel dolore e nell'incertezza. Dopo essere fuggita da Torino, dal suo appartamento e dai suoi coinquilini, nonché carissimi amici, ecco che si ritrova nella fredda cittadina di Sankt Jakob pronta ad affrontare un colloquio di lavoro come cameriera in un locale chiamato Sand Wirt. Un locale che ha segnato la sua adolescenza e che è impregnato di amari ricordi che sembrano venire a galla costantemente e con una forza spaventosamente insormontabile.

Adoravo quel posto: per anni io e i miei amici abbiamo passato le estato più belle in questo piccolo paesino e le serate più divertenti proprio al Sand Wirt. Erano gli anni in cui tutti noi eravamo convinti che ci fosse moltissimo tempo per fare ogni cosa.
Oggi mi è impossibile pensarla così.

Contro ogni previsione Sara viene assunta al Wirt ed ottiene anche una stanza dove poter comodamente alloggiare. Proprio grazie a questo lavoro conosce Isaak Pichler, sosia di Kurt Cobain dal tipico atteggiamento da conquistatore incallito, nonché suo collega.
Isaak e Sara non potrebbero che essere più diversi... personalmente a primo impatto li avrei paragonati al giorno e alla notte, alla luce e al buio, allo yin e allo yang. Mentre la protagonista è enigmatica, misteriosa e tetra, Isaak è all'apparenza un libro aperto, sorridente e spiritoso, oltre ad essere un gran bel ragazzo.
Eppure sotto lo spesso strato di polvere le differenze non sono così ampie come sembrano.
Sara nasconde un passato che non sembra darle tregua. Dei segreti che, oltre a tormentarla tutt'ora a livello mentale, in precedenza l'hanno segnata anche a livello fisico. Le profonde cicatrici sul suo corpo ne sono la prova lampante.
Ma anche Isaak purtroppo ha vissuto sulla sua pelle esperienze terribili che lo dilaniano e che gli impediscono di progettare un futuro stabile che includa delle certezze, in particolar modo quella di potersi creare una famiglia.

L’improvviso silenzio che è calato di nuovo in cucina mi fa rientrare in uno dei miei loop mentali più neri, quasi tutti legati a mio padre. A volte mi capita di assentarmi anche quando sono in mezzo alla folla, o con gli amici, o a lezione, in un pub, in macchina. A volte non ho scampo e i ricordi mi attanagliano e non mi mollano.

Ovviamente la “convivenza” tra Sara e Isaak al Wirt inizialmente sarà tutt'altro che facile, soprattutto considerando che all'inizio l'atteggiamento della protagonista sarà molto simile a quello di un cucciolo smarrito ed arrabbiato con il mondo.

Isaak però è un ragazzo che non demorde. Nonostante la giovane età, la sua vita è costellata di brutti momenti, di alti e bassi. È un ragazzo sensibile ed empatico e proprio questi due aspetti del suo carattere lo spingeranno a voler conoscere maggiormente Sara, a volersi perdere nei suoi occhi blu così tristi, a voler sapere tutto di lei.

Questa notte ho ripensato ai suoi occhi umidi e arrossati [...] Sono grandi, come quelli di una bambola, leggermente a mandorla. L’unico dettaglio che addolcisce quella sua faccia da killer. Quegli occhi tormentati celano una storia e non riesco a smettere di chiedermi di cosa si tratti.

Proprio quando la vita di Sara sembra essersi un pochino stabilizzata e ripresa, ecco che i suoi ex coinquilini la rintracciano e si recano da lei, mettendo a soqquadro tutto ciò che aveva appena creato.
In particolar modo l'ostacolo più grande sarà Paolo che, oltre ad abitare con lei ed essere suo amico da tempo indefinito, è il ragazzo di cui la protagonista è sempre stata innamorata.

Isaak non intende rinunciare a Sara. Pur non essendo riuscito ancora a farsi dire e dare tutto da lei, anima e cuore, mantiene la calma e cerca di procedere sempre a piccoli passi, per evitare che qualcuno possa farsi ulteriormente male.

Riuscirà Isaak a frantumare gli alti muri che Sara ha eretto intorno a sé per tutto questo tempo? Sara placherà finalmente il suo cuore e sconfiggerà i demoni del passato che la assillano o ne finirà divorata?
E Paolo finirà di avere così tanto potere su di lei oppure continuerà a sconvolgerla semplicemente con uno sguardo?

Questo romanzo mi ha letteralmente conquistata. Innanzitutto mi devo complimentare sinceramente con l'autrice perchè ha uno stile impeccabile: fluido, dinamico e descrittivo al punto giusto, senza mai risultare troppo pesante. Un altro aspetto che ho apprezzato è stata la presentazione dei personaggi con il giusto peso e le giuste misure. Il lettore non può far a meno di affezionarsi di cuore a quelli che sono i personaggi secondari della vicenda, poiché vengono descritti in maniera precisa e coinvolgente!

Isaak è fantastico. È un amante dolce, attento e infinitamente premuroso nei confronti di quella che è la prima donna di cui si sia mai realmente innamorato. Nonostante la paura e nonostante le difficoltà lotta per Sara dall'inizio alla fine, dimostrandole con le parole e con i fatti quelli che sono i suoi sentimenti. Tutto ciò che è venuto prima di lei non conta più, non è mai contato nulla. Erano solo miseri tentativi di annullare il suo dolore e cercare invano un briciolo di piacere.
Di Sara ho ammirato la crescita e la maturazione nel corso della storia. L'autrice è stata davvero brava a descrivere l'aspetto introspettivo e psicologico del personaggio, aiutando il lettore a comprenderne ed a condividerne anche i pensieri più reconditi.
La protagonista a piccoli passi riesce ad uscire dal suo guscio, riesce a perdonare sé stessa e a ritrovarsi sotto una luce del tutto nuova.

Questo romanzo parla di dolore, di sofferenza, di perdita.
Incita a non mollare mai, a credere sempre in sé stessi e nei propri sogni.
È un inno all'amore, quello vero, quello che ti salva, quello che ti completa.

Cosa mi ha fatto? Come sono arrivata a questo?
Annullarmi completamente, eppure esistere proprio per questo: sembra una contraddizione, uno splendido paradosso. Come vivere e sentirsi morta, o come morire e poi rinascere. Vorrei saper dire le cose come le dice lui, ma tutto ciò che esce dalla mia bocca sono tre semplici parole che sicuramente non riescono a contenere cosa provo adesso. «Credo di amarti.»

Non posso fare altro che consigliarvelo di cuore, informandovi già in partenza che non mancheranno i sorrisi, ma nemmeno le lacrime. Che questo romanzo non cade mai nel banale o nello scontato e che quando penserete che sia tutto finito l'epilogo vi sconvolgerà nuovamente, facendovi provare un'ulteriore infinità di emozioni.