L'incanto dei passi- terre selvagge degli appennini di Alberto Sciamplicotti - Recensione

L’incanto dei passi descrive il viaggio di Alberto Sciamplicotti attraverso luoghi e terre che hanno quel non so che di selvaggio che ti fanno restare a bocca aperta, gli Appennini. Un’esperienza non solo fisica, ma che ricerca l’essenza dell’io attraverso i paesaggi e le emozioni che questi trasmettono e che fanno emergere un’identità apparentemente dimenticata.

Ben si allontana dall' essere una guida turista o un racconto di scalate, che caratterizza la maggior parte dei libri di montagna; in realtà è un mix di vicende passate (imprese di Annibale, Celestino V, seconda Guerra Mondiale), di avvenimenti del presente (terremoto nell’estate del 2016) e di esperienze personali che fanno trapelare punti di riflessione sulla vita coinvolgendo il lettore nella descrizione di quelle terre.

Un percorrere di passi che produce incanto, che ti travolge nel profondo. Questo libro è adatto non solo agli appassionati di montagna, ma anche a chi ama lasciarsi incantare dalle piccolezze della natura. 

L’espressione di una bellezza di un viaggio che aspetta solo te.

"Perché anche se non conosci dove vuoi arrivare, quale sarà la meta finale, sai che il gusto vero del viaggio lo troverai solo nello spazio compreso fra il suo inizio e la sua fine e non nel momento dell’arrivo, nella conclusione dell’itinerario. Quello sarà il luogo dove tutto sarà già stato definito, vissuto, provato, fatto. Solo lungo il percorso che invece deciderai di intraprendere, dove ogni cosa sarà ancora avvolta nell’incognita, troverai il vero senso del tuo cammino."