Francamente ritengo che, nella mente di ogni persona, sia stato inculcato il concetto per cui gli opposti si attraggono. E' bello pensare di riuscire ad essere in affinità con persone diverse da noi, che magari con alcuni lati del loro carattere riescono a compensare mancanze presenti del nostro. Però, Daniela Volontè, in questo libro, ci mostra un altro aspetto fondamentale della nostra quotidianità, l'altro lato della medaglia: l'essere simili, e tutto ciò che questo comporta.
Ma partiamo dal principio.
Elisabeth Roberts è una ragazza di venticinque anni che si è appena trasferita da New York in una piccola città chiamata Watertown. Grazie alla sua miglior amica ed avvocatessa Diana, riesce in breve tempo a trovare un appartamento dove alloggiare e un lavoro come insegnante di Economia presso il liceo locale. Elisabeth è spaesata e timorosa. L'idea di ricominciare da zero, pur sembrando molto allettante, ora la spaventa. Riuscirà davvero a superare tutti i demoni che la tormentano semplicemente allontanandosi da dove tutto ha avuto origine?
Dopo essersi informata sulle classi che deve seguire e sugli argomenti che deve affrontare, Elisabeth si fa coraggio e inizia ufficialmente la sua nuova vita. La lezione iniziale procede bene, i ragazzi sono del primo anno di liceo per cui sono tranquilli, per lo più assonnati o svogliati, ma almeno non creano nessun problema. L'altra classe che le spetta però è quella dell'ultimo anno. Il brusio costante, l'indifferenza e la totale mancanza di rispetto che questi alunni mostrano nei confronti della loro nuova insegnante, uniti alla tensione che accompagna Elisabeth dall'inizio della mattinata, fanno si che quest'ultima vada in escandescenza. Ma proprio quando la professoressa vorrebbe fare marcia indietro e scusarsi per la reazione spropositata che ha avuto, ecco che viene salvata da uno studente che entra in classe in ritardo, Alexander Morrison, che inconsciamente la aiuta a uscire da una situazione di disagio nella quale era rimasta imbrigliata.
“All’improvviso la porta si apre e lo sconosciuto sulla soglia catalizza l’attenzione di tutti. Lui si guarda intorno per nulla preoccupato della reazione suscitata e mentre si avvia al suo banco senza guardare in faccia nessuno, lascia cadere accanto alla mia mano un foglio azzurro che prendo immediatamente, grata di aver qualcosa che li distragga. Il nuovo arrivato passa oltre, mormorando: «Scusi l’interruzione».”
Nonostante la giovane età Alexander è un ragazzo che si deve fare carico di molti, anzi troppi, problemi. La morte improvvisa del padre in battaglia ha destabilizzato totalmente la vita di sua madre, la quale ha deciso di integrare la mancanza del marito con una costante bottiglia di alcool in mano e un uomo diverso ogni sera al suo fianco. Tutto ciò dimenticandosi completamente di suo figlio e soprattutto della sua sorellina Julia, un angioletto di sei anni, frutto di una avventura di una notte. Alex va a scuola, lavora per pagare le bollette, si prende cura di Julia come se fosse il suo unico familiare e tiene d'occhio sua madre. I ruoli si sono invertiti, nella vita di Alex è lui a fare da genitore alla persona che dovrebbe occuparsi di lui e del suo benessere.
A complicare ancora di più la situazione c'è il fatto che la madre di Alex ha tentato il suicidio più di una volta e che lui è costretto, oltre ad avere mille occhi o andare a cercarla quando scompare per giorni, a frequentare incontri settimanali con la psicologa della scuola, per evitare di avere gli assistenti sociali alle calcagna.
“Con il primo psicologo nutrivo la speranza di poter essere aiutato. Per questo all’inizio ero sinceramente collaborativo, ma quando notai che all’atto pratico non cambiava nulla nella mia vita, mi resi davvero conto di essere solo, o quasi. Da allora l’unica ragione per la quale accetto di sottopormi a questi frustranti incontri, è evitare che i servizi sociali mi stiano troppo attaccati.”
Il mondo di Alex sembra così distante da quello di Liz...ma se in profondità, sotto la coltre nube di apparenza che si cela, i due protagonisti fossero più simili di quanto pensano?
Sin dalla prima volta che Elisabeth incontra Alexander ne rimane colpita. Sarà intuito? Sarà destino?
C'è qualcosa in lui, nella sua postura sempre rigida e tesa, nei suo occhi verdi come la foresta, nel suo sguardo sempre assente, che la spinge ad indagare di più su Alex. E quello che scopre sulla sua famiglia, anche se in maniera superficiale, la lascia interdetta. Sono molti i punti di contatto tra il presente di Alex e il passato di Liz. Nonostante l'età diversa, nonostante i luoghi da cui provengono siano così distanti, le numerose affinità tra le due vite fanno si che Liz si senta quasi in dovere di fare qualcosa per lui, vuole salvarlo.
Sebbene il rapporto tra Liz e Alex nasca inizialmente come una sorta di riscatto personale da parte della protagonista l'animo tormentato di Alex, la sua dolcezza e la profondità del suo sguardo la conquistano, piano piano, passo dopo passo, arrivando al punto da sentire la sua mancanza quando non lo vede. E il sentimento è reciproco.
“Se ne sono andati da dieci minuti, Julia con un casco enorme in testa, aggrappata al fratello come un piccolo centauro. Sono partiti lentamente, senza fretta.
Ho sentito all'istante che il caldo della loro presenza in questa casa lasciava il posto al freddo che sento ora.”
Liz si prende cura di Alex, delle sue ferite, fisiche ma soprattutto psicologiche. Va a compensare tutti i vuoti che si celano nella vita del protagonista, gli ricorda quanto possa essere confortante una carezza, il potere di un abbraccio o come basti davvero poco, anche un semplice profumo per sentirsi a casa, per sentirsi amati e apprezzati nonostante le diversità, le imperfezioni, una vita che va ben oltre la capacità di sopportazione di un ragazzo di nemmeno diciotto anni.
“Non credo più in Dio da molto tempo, ma ringrazio chiunque ti abbia messo sulla mia strada. Non avrei resistito ancora per molto. Stavo per arrendermi...ma quel giorno a scuola sei arrivata tu. Ho ritrovato la speranza e quando le cose volgono al peggio, tu compari al mio fianco.”
I loro sentimenti crescono a dismisura, entrambi riescono finalmente a sentirsi di nuovo sé stessi. A sentirsi compresi. La loro relazione si evolve e va oltre l'attrazione fisica, si insinua sempre di più tra le crepe più profonde dei loro animi lacerati e si consolida.
Ma purtroppo si sa, la felicità non dura per sempre. I protagonisti dovranno affrontare numerose intemperie: a partire da uomini che non sanno sentirsi dire di no, al dover vivere la loro storia di nascosto, alla disapprovazione delle persone...
Ma quando nasce un sentimento così grande è dura rinunciarvi.
Riusciranno Liz e Alex a superare ogni avversità?
E potranno finalmente concentrarsi su un futuro non più fragile come il presente?
“«Fammi un favore, non scordare mai che ti amo».
«Perché dovrei dimenticarlo? La tua presenza me lo ricorderà in ogni momento», sentenzia. E in questo momento mi sento malissimo. Trattengo a stento le lacrime, gli do un bacio leggerissimo sulle labbra, prima di dire: «Ho la certezza di essere nel tuo cuore e anche se so di non meritarmi tanto, ti assicuro che continuerò ad amarti ogni giorno». «Nessuno potrà mai strapparti da qui dentro», afferma indicando il suo cuore. «Era tuo ancora prima di incontrarti e sarà così per sempre, perché tu mi hai fatto tornare ad amare la vita… Mi hai insegnato a vivere».”
Questo libro è amore, passione, rinascita, completarsi, scoperta di sé stessi.
E' dolore, lacrime nascoste, perdita, sofferenza, incapacità di rialzarsi.
E' vedere tutti i tasselli di un mosaico tornare al loro posto, per poter finalmente splendere.
Insieme.
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