La dolcezza può far male di Daniela Volontè - Recensione

Miei cari lettori, oggi vi parlo in anteprima dell'ultimo romanzo di Daniela Volontè edito Newton Compton Editori: “La dolcezza può far male.”

I protagonisti di questa storia sono Cassandra e Gabriele, entrambi accomunati da ombre del passato che si ripercuotono tutt'ora sul loro presente, che si ritrovano a dover condividere del tempo insieme, in macchina, diretti verso Milano.
A causa di un contrattempo, infatti, la miglior amica nonché coinquilina di Cassie è costretta a rimanere qualche giorno in più a Roma con la sua famiglia e non può tornare a casa a Milano con lei. Essendo titubante all'idea di guidare per così tanto da sola Cassandra si fa iscrivere dalla sorella della sua coinquilina sul sito “With my car”, un'organizzazione che consente di scoprire se qualcuno necessita di un passaggio nella zona in cui sei diretto in modo tale da poter spartire spese e viaggio.

Nel momento in cui Cassandra viene a conoscenza del fatto che esiste una voce nelle varie opzioni del sito che consente la condivisione del passaggio in macchina solo con delle donne accetta più che volentieri. Peccato però che la sorella della sua miglior amica, dopo averla iscritta su “With my car” ed aver organizzato tutto, si sia dimenticata di spuntare quella casella!

Ed è proprio a causa di questo disguido che i due protagonisti si incontrano. Il problema è che Cassie verrà a conoscenza del caos combinato solo al momento dell'appuntamento quando, nel parcheggio, non ci sarà nessun altro a parte lei ed un uomo che la protagonista inizialmente scambierà per un clochard.

Sono immerso in questi pensieri, quando sento un’auto parcheggiare poco lontano. Il modello e il colore combaciano con quelli descritti sul sito With my car. Mentre mi avvicino, fisso la donna alla guida e noto che è terrorizzata. Mi guardo alle spalle e, con un certo sgomento, capisco che sono proprio io a spaventarla.

Dopo i chiarimenti e le presentazioni però la situazione non migliora. Un inquietante silenzio regna all'interno della macchina, smorzato solo dal suono della radio e l'atteggiamento di Gabriele nei confronti di Cassie è tutto fuorché gentile, anzi, è freddo e presuntuoso.
Cassie è furiosa e agitata, non vede l'ora di arrivare a casa ma allo stesso tempo c'è qualcosa in Lele che la attira. Saranno i lunghi capelli biondo miele, sarà la barba, saranno quegli occhi penetranti e cangianti, sarà... ma nel cuore di Cassandra si accende piano piano una fiamma, un calore che la avvolge in maniera piacevole ogni qual volta lui le sorride, raramente e di sfuggita.

Una volta giunti sani e salvi i due protagonisti si separano, ma il destino ha in serbo per loro altri programmi. Cassie, infatti, ritroverà nella sua macchina un'agenda blu che non potrà essere di nessun altro se non di Gabriele.
Quest'ultimo, rincasato, deve fare i conti con sua sorella, che gli sta sempre con il fiato sul collo.
Lele infatti da qualche anno ha scoperto di essere diabetico, ma non ha mai accettato la sua nuova condizione. Sicuramente questa accettazione è stata resa ardua dalla numerosa lista di “cose” che Gabriele ha perso dopo aver scoperto di questa sua malattia: in primis ha dovuto smettere di fare sport estremi, attività che ha sempre adorato. Successivamente ha lasciato libera la donna che amava, non sentendosi più alla sua altezza ed infine ha anche rinunciato a mangiare la maggior parte delle cose che adorava, inutilmente.

Nel momento in cui Gabriele trova una e-mail di Cassandra in cui gli racconta di aver trovato la sua agenda, i due si mettono d'accordo per incontrarsi. Lele non può proprio stare senza quel diario. Essendo lui uno scrittore di gialli piuttosto famoso sotto pseudonimo, ha sempre avuto l'abitudine di appuntare proprio lì tutte le sue idee e i suoi progetti, per cui è di vitale importanza riavere l'agenda indietro al più presto.

Da questo appuntamento Cassie viene a conoscenza del fatto che Lele è diabetico. Dopo averlo soccorso, in un momento di crisi, aiutandolo a misurare la glicemia e a tornare in una condizione di equilibrio i due piano piano si avvicinano. Gabriele scopre che Cassie è così istruita al riguardo perché anche sua madre è diabetica ed apprezza moltissimo il fatto che lei lo tratti con dolcezza, con premura, ma senza essere asfissiante come sua sorella.
Questo lo spinge a voler trascorrere più tempo con lei, perché Cassandra non lo fa sentire inadeguato, tutt'altro. Risveglia in lui istinti che credeva di aver perso per sempre, lo fa tornare a vivere, a prendere piena consapevolezza del suo corpo, lo aiuta a tornare a guardare la vita con il sorriso.

Tutti i miei sensi esplodono all’unisono e mi lascio precipitare volentieri. Anzi, ne sono felice, perché non ho paura. Mi sento libero. Continuo a muovermi per prolungare questa sensazione di fuga dalla realtà e, quando Cassandra si aggrappa a me con forza, capisco che anche lei è stata invasa dal piacere. Mi sto librando nell’aria e non mi sento più un corpo vuoto e abbandonato.

Sebbene la relazione tra Cassie e Lele proceda bene i guai sono sempre dietro l'angolo. Lele non ha ancora accettato del tutto la sua malattia, o meglio, ha ancora troppo timore di quelle che potrebbero essere le conseguenze di essa. Teme di non essere abbastanza per Cassie, di non riuscire a soddisfare tutti i suoi bisogni. È spaventato, ferito e confuso.
Nonostante Cassie faccia di tutto per fargli capire che a lei non importa di nulla, che l'unica cosa che conta per lei è averlo al suo fianco, è stare tra le sue braccia e sentire il suo respiro tra i capelli, sul collo, sulle labbra, purtroppo a volte l'amore non basta.

«Devi promettermi una cosa», afferma, accarezzandomi i capelli. «Devi parlare con me. Sempre. Anche quando non vorrò ascoltare.

Riuscirà Cassie ad abbattere definitivamente i muri che Lele ha eretto in torno a sé per tutto questo tempo? Gabriele riuscirà finalmente ad accettare sé stesso?

Questo romanzo mette in luce diversi temi molto importanti. Innanzitutto dimostra quanto la malattia, più o meno grave che sia, cambi una persona, non solo a livello fisico ma soprattutto a livello mentale. Reagire è un'impresa ardua e se non ci si riesce è facilissimo crollare in mille pezzi e rimanere inerti, a crogiolarsi in una bolla di dolore. Inoltre l'autrice sottolinea quanto il cambiamento sia un'azione importante e fondamentale, che però ha successo solo ed esclusivamente nel momento in cui parte dal soggetto stesso. La presenza di chi amiamo, le più dolci parole di conforto, i consigli di chi ci vuole bene avranno sempre e solo comunque un ruolo marginale nel compimento di un cambiamento se esso non è accompagnato dalla proprio forza di volontà.
Cassie con la sua premura e tenerezza aiuterà Lele a intraprendere il primo passo, ma il resto dipende solo ed esclusivamente da lui.

Nonostante queste premesse devo mettere in luce anche qualche nota negativa, a mio parere. Non penso che questo sia il miglior romanzo dell'autrice, tra tutti quelli pubblicati. Numerose sono le parti che ho evidenziato perché ho trovato molto toccanti o scritte in maniera impeccabile, ma non ho instaurato nessuna connessione con i personaggi, nessun legame diretto che mi abbia fatto entrare in empatia con essi. Mi sono sentita un po' un'estranea, non mi sono sentita trascinare all'interno del romanzo e della vicenda con lo stesso fervore di altre sue storie. Non mi ha rubato il cuore, o per lo meno, qualcosa non mi ha convinta del tutto.

Detto ciò resta comunque una lettura estiva molto carina della quale ho apprezzato lo stile e diverse citazioni che custodirò per sempre nel cassetto con tanto piacere.