Il bacio. The winner's kiss di Marie Rutkoski - Recensione

Quante volte vi è capitato di innamorarvi di uno o più personaggi di un romanzo?

Ma la sincerità richiede coraggio. Mentre metteva il ladro all'angolo del suo covo, si rese conto di non essere così sicura di sé stessa. Era sicura di una cosa soltanto. Indietreggiò un po'. Alzò il mento. Il suo cuore aveva un ritmo incerto che entrambi potevano sentire quando disse al ladro che poteva tenere quello che aveva rubato.

Avevamo concluso la lettura di The Winner's Crime con il cuore a pezzi e le lacrime agli occhi e, fortunatamente, la storia riprende proprio da dove l'avevamo lasciata con: Arin impegnato a dimenticare Kestrel e ad organizzare le sue battaglie contro l'impero e con: Kestrel diretta in un campo di lavoro situato nella tundra dopo aver tradito suo padre e tutelato il ragazzo che amava.

Era più difficile sapere che era stato suo padre a mandarla lì. Difficile, orribile, il modo in cui l'aveva guardata, diseredata, accusata di tradimento.

Purtroppo a livello di trama non posso rivelare molto senza fare spoiler, per cui mi limiterò a dirvi che la prima parte del romanzo vedrà – come è ovvio che sia – i due giovani dolorosamente separati.

Kestrel dovrà piegarsi al volere di forze ed entità più grandi di lei, mentre Arin dedicherà tutto se stesso a stringere alleanze, prendere il comando e diventare un valoroso leader per liberare il suo popolo.

“Le ho detto che appartengo a te, e a te sola. Le ho detto che mi dispiaceva.”
Non riuscì a fermare la scarica di piacere... e gelosia. Quelle parole le facevano venire voglia di andarsene. Si sentì sua in maniera inalterabile.

In The Winner's Kiss pagheranno entrambi il prezzo delle loro decisioni – non solo attuali, ma anche e soprattutto passate.
Non ci sarà più spazio per bugie e tradimenti, la parola chiave sarà: sincerità assoluta.

Kestrel, nonostante le difficoltà, resterà una figura combattiva, scaltra e determinata.
Arin, d'altro canto, sarà spietato e vendicativo ma al contempo estremamente premuroso e attento ogni qual volta si tratterà di Kestrel.

“Voglio... che tu mi desideri.”
“Ti desidero.”
Si passò una mano nei capelli spettinati. “Non intendo così,” Indicò entrambi, la mano che passava dall'uno all'altra. “Io...” Era in difficoltà, si passò la mano sugli occhi e lasciò che le parole venissero da sé. “Voglio che tu sia mia, completamente. Anche il tuo cuore. Voglio che tu ti senta allo stesso modo.”

The Winner's Kiss è sofferenza, malintesi, amore, ricongiungimento, ricordi, guerra e lealtà.

Lo stile della Rutkoski è, anche in questo terzo volume, dinamico ed armonioso. La storia risulta completa, mai superflua, ripetitiva o lenta. L'unica cosa che avrei approfondito leggermente è il finale, ma nel complesso non mi posso lamentare.

In The Winner's Kiss troviamo un giusto equilibrio fra romanticismo ed avventura, tra dolcezza e conflitti, tra passione e vendetta.

SPOILER:

Penso che una delle parti più belle della storia sia stata non solo la presa di coscienza di Arin del fatto che Kestrel non era morta, ma anche e soprattutto il fatto che sino al quel momento si era sacrificata per lui, per il suo bene, perchè lo amava con tutta sè stessa: anima e cuore, a tal punto da tradire suo padre, pur di proteggerlo.

“Avrei dovuto fidarmi del mio istinto. Ha mentito. Le ho creduto. Non avrei dovuto.”
“Arin, è morta.”
“Mostrami il cadavere.”
“Sono preoccupato per te, davvero.”
“Non mi servono dei soldati. Andrò nella tundra da solo.”
“Non è quello che intendevo.”
“Lo so. Ma ci vado lo stesso.”

Per concludere direi che The Winner's Kiss mi ha rapito completamente ed ha fatto diventare questa serie una delle mie serie distopiche preferite in assoluto. Quale parte della storia vi ha conquistato maggiormente? Fatemelo sapere nei commenti!